La domanda <<Qual è la migliore fotocamera per thru-hiking e trekking?>> rimarrà inevitabilmente senza risposta, perché ogni escursionista ha esigenze diverse che richiederanno una strumentazione differente.
Lo spettro varia dall’escursionista che vuole solo un mezzo leggero, poco ingombrante e il più possibile automatizzato per documentare i propri viaggi, al fotografo che vuole sfruttare la sua presenza in luoghi selvaggi e affascinanti per creare foto di grande impatto e qualità. Nel mezzo si collocano tutti coloro che sono maggiormente appassionati alle riprese della fauna selvatica, della macro-fotografia, delle composizioni paesaggistiche e degli autoscatti per documentare la propria presenza lungo il percorso.
Sicuramente lungo un thru-hike è necessario limare quanto più possibile il peso dell’attrezzatura fotografica, per cui gli amanti delle reflex professionali con annesso parco obbiettivi e treppiede stabilizzato dovranno inevitabilmente scendere a compromessi.
Partendo proprio dal peso, prenderemo in considerazione diverse categorie di fotocamere, evidenziandone i pro e i contro.
Indice
Action camera
Le action camera sono piccole fotocamere particolarmente adatte per riprendere video e scattare fotografie in movimento, producendo spesso immagini coinvolgenti e adrenaliniche. Solitamente sono munite di obbiettivo grandangolare fisso e hanno una buona protezione dall’acqua e dagli urti (o sono comunque disponibili accessori economici per proteggerle). Sebbene tutte le maggiori case produttrici di fotocamere abbiano uno o più modelli di action camera, la capostipite e la più famosa è la GoPro. Le ultime versioni sono in grado di produrre riprese davvero ottime, ma il costo della fotocamera rimane piuttosto alto. Online è possibile acquistare action camera costruite sulla falsariga delle GoPro a prezzi molto contenuti, ma ovviamente la qualità delle immagini ne risente.
Pro: peso e ingombro limitatissimi; numerosi accessori disponibili; possibilità di essere indossata mantenendo quindi le mani libere; ottima qualità video per le fotocamere di prima fascia;
Contro: durata batteria molto limitata; qualità fotografie inferiore rispetto ad altri tipi di fotocamera nella stessa fascia di prezzo; obbiettivo grandangolare fisso (limita le possibilità di ripresa); audio registrato nei video non all’altezza delle aspettative;
Costo: da 30 a 400 euro
Chi dovrebbe acquistare una “action camera”?
Le action camera danno il loro meglio durante momenti “adrenalinici”, normalmente assenti in un trekking di molti giorni. Se pensate di percorrere interessanti vie in cresta, vie ferrate o di alternare il cammino con l’attraversamento di corsi d’acqua in kayak o packraft, allora una action camera vi permetterà di tornare a casa con riprese davvero emozionanti. In caso contrario è meglio orientarsi su qualcos’altro.
Smartphone
Le fotocamere degli smartphone sono tra le più piccole esistenti, inferiori anche alle action camera, ma l’intera struttura dello smartphone risulta mediamente più grande e pesante. La maggior parte dei thru-hikers usa il proprio smartphone come unica fotocamera lungo il cammino, in quanto in un unico accessorio abbiamo una moltitudine di funzioni (concetto assai caro ai thru-hikers). Come per le action camera l’obbiettivo è fisso e grandangolare, con possibilità di zoom digitale (a mio avviso totalmente inutile). La qualità delle riprese varia a seconda del modello, ma gli smartphone di prima fascia sono in grado di produrre fotografie di qualità comparabile a quelle ottenute con le migliori fotocamere compatte. In entrambe le tipologie di fotocamera il problema rimane infatti la dimensione del sensore, che limita enormemente la qualità dell’immagine in condizioni di scarsa illuminazione.
Pro: lo smartphone è uno strumento “tutto-in-uno”, in grado di far risparmiare molto peso al thru-hiker; riprese grandangolari molto buone, ideali per i paesaggi;
Contro: durata della batteria limitata; sensibilità alla temperatura e all’umidità; touch screen può dare problemi in diverse situazioni; immagini di scarsa qualità in presenza di poca luce;
Costo: da 60 a +1000 euro
Chi dovrebbe acquistare uno “smartphone”?
Sono convinto che questa domanda dovrebbe essere cambiata in “chi dovrebbe portare con sé uno smartphone durante un thru-hike”. Questo perché ormai chiunque possiede uno smartphone, ma molti rimangono dubbiosi relativamente al suo utilizzo (e al rischio di danneggiarlo) in un trekking impegnativo di molti giorni. Se andate in un’area in cui c’è spesso campo e siete dei tipi “social” lo smartphone sarà un must per voi, in particolare per condividere foto e video in tempo reale. Attenzione alle temperature troppo rigide: lo smartphone smetterà di funzionare!
Fotocamera compatta (point and shoot camera)
Per anni queste fotocamere sono state la prima scelta per i viaggiatori di tutto il mondo, ma recentemente sono state messe in secondo piano dall’aumentata scelta nel campo delle fotocamere “da viaggio”. Si tratta di fotocamere leggere e compatte, quasi sempre sotto i 300 grammi di peso, che non possiedo numerosi controlli avanzati e che richiedo unicamente la capacità di inquadrare e premere un pulsante per scattare. Come negli smartphone il limite maggiore è dato dal sensore molto piccolo, ma rispetto a questi ultimi le fotocamere compatte sono spesso dotate di potenti zoom ottici. L’obbiettivo zoom è fisso e non presentano quindi lenti intercambiabili. Recentemente questa categoria si è ibridata con altre categorie di fotocamere, ed è possibile trovare compatte con sensori più grandi o compatte resistenti all’acqua e agli urti.
Pro: dimensioni e peso contenuti; buona qualità di immagine in condizioni di buona luminosità; durata batteria soddisfacente; prezzo mediamente contenuto; zoom ottici anche spinti;
Contro: sensore piccolo o piccolissimo; scarsa qualità di immagine in presenza di poca luce; scarsa ergonomia;
Costo: da 100 a 2000 euro, mediamente 250-300 euro
Chi dovrebbe acquistare una “fotocamera compatta”?
Oggigiorno le fotocamere compatte sono la soluzione ideale per i thru-hiker che cerchino qualcosa di leggero, poco ingombrante, economico e in grado di produrre belle foto in un’ampia gamma di situazioni; la presenza dello zoom le rende infatti adatte a spaziare dalla macrofotografia ai ritratti, dalla fotografia degli animali a quella dei paesaggi. Si tratta quindi di una categoria che contiene le migliori tuttofare sul mercato, in grado di dare qualche soddisfazione al fotografo non troppo esigente.
Bridge camera
Le fotocamere “bridge” possono risultare un’assoluta novità per chi non è rimasto aggiornato con gli sviluppi tecnologici in campo fotografico, ma sono ormai diversi anni che sono in commercio. Come il nome lascia intuire (bridge in inglese significa ponte), rappresentano una categoria di passaggio tra il mondo delle compatte e quello delle reflex.
Delle compatte mantengono il sensore e l’obbiettivo zoom fisso. Delle reflex acquisiscono sostanzialmente l’ergonomia e un maggior spettro di comandi di regolazione per lo scatto. In questa categoria vi sono le fotocamere con lo zoom più potente al mondo, record attualmente detenuto dalla Nikon P900 con uno zoom 83X.
Pro: ottima ergonomia; zoom potente; ottima qualità d’immagine in condizione di buona luce; peso ridotto rispetto alle dimensioni;
Contro: fotocamere piuttosto ingombranti; scarsa qualità di immagine in presenza di poca luce;
Costo: da 250 a 2000 euro, mediamente 500 euro
Chi dovrebbe acquistare una “bridge camera”?
Le bridge camera sono adatte a quegli escursionisti che cercano l’ergonomia di una reflex e la versatilità di una compatta. Il peso non è mai eccessivo e lo zoom potente permette interessanti riprese della fauna senza doversi appostare.
Mirrorless camera
Le fotocamere mirrorless mantengono tutte le qualità delle reflex in un corpo macchina piccolo e leggero. Queste fotocamere non possiedono un’ottica fissa e richiedono quindi l’acquisto di uno o più obbiettivi compatibili. In questa categoria troviamo fotocamere con grande sensore, adatte a scattare ottime foto anche in condizioni di scarsa illuminazione, e con controllo totale dei parametri di scatto.
Pro: eccellente qualità d’immagine; buona ergonomia; dimensioni compatte;
Contro: parco obbiettivi ridotto; limitata gamma di accessori disponibili; necessità di intercambiare le lenti per diverse condizioni di ripresa; costo mediamente elevato;
Costo: da 300 a +2000 euro, mediamente 700 euro
Chi dovrebbe acquistare una “mirrorless camera”?
Le mirrorless camera sono indicate per tutti coloro che, abituati alla qualità d’immagine e alle possibilità di controllo di una reflex, cerchino un’alternativa più compatta e leggera.
Reflex
Le regine delle fotocamere. Le reflex digitali permettono controllo assoluto di tutti i comandi della fotocamera, sono disegnate per consentire un’ottima impugnatura e, al pari delle mirrorless, possiedono obbiettivi intercambiabili. Nella categoria delle reflex troviamo prodotti per ogni livello di utilizzatore: dalle entry-level alle semi-professionali fino ad arrivare alle ammiraglie, che hanno caratteristiche qualitative superlative ma prezzi proibitivi.
Sebbene un’entry-level possa essere anche più leggera di una mirrorless, rimarrà comunque più ingombrante e avrà mediamente un livello qualitativo inferiore. Le reflex di livello superiore sono tutte molto pesanti, senza considerare che la necessità di avere con sé un buon parco obbiettivi può aumentare di molto il peso finale.
Costo: da 350 a +5000 euro
Chi dovrebbe acquistare una “reflex”?
La reflex è l’acquisto ideale per l’escursionista totalmente rivolto alla fotografia, per il quale il camminare nella natura è solo il mezzo per arrivare a soggetti da fotografare.
Caratteristiche di una fotocamera per il thru-hiking
- Peso → la fotocamera deve essere il più leggera possibile.
- Ingombro → la fotocamera deve poter essere a portata di mano senza risultare scomoda nel trasporto.
- Protezione → la fotocamera dovrebbe essere il più possibile impermeabile e a prova di sabbia.
- Resistenza → la fotocamera dovrebbe resistere ad urti e ad un trattamento “spartano”.
- Durata batteria → la fotocamera dovrebbe avere un’autonomia di diversi giorni.
- Facilità d’utilizzo → spesso si vuole poter fotografare qualcosa rapidamente e senza impegnarsi nel trovare le migliori impostazioni. La fotocamera dovrebbe avere una buona funzione di scatto automatico, un singolo obbiettivo e autofocus preciso.
- Connettività → è utile poter connettere e comandare la fotocamera, anche a distanza, tramite dispositivi wireless.
- Funzioni → GPS, schermo ribaltabile, mirino ottico, possibilità di registrare video di elevata qualità, timelapse, flash incorporato, sono solo alcune delle funzioni e accessori che facilitano la creazione di un reportage lungo un thru-hike.
- Qualità → sensibilità del sensore e ottiche adeguate vi consentiranno di riprendere immagini anche in condizioni difficili (poca luce ad esempio).
- Ricarica → la fotocamera dovrebbe potersi ricaricare via USB (un’unica powerbank deve poter ricaricare tutti i vostri strumenti elettronici) o avere un’alimentazione a batterie stilo (AA o AAA) facilmente reperibili.
- Scheda di memoria → la fotocamera dovrebbe utilizzare schede SD per memorizzare le immagini, in quando sono le schede di memoria più diffuse e facilmente rinvenibili.
- Formato dei file → la fotocamera dovrebbe poter scattare immagini sia in RAW che in JPEG. Le immagini in JPEG potranno essere condivise immediatamente mentre quelle in RAW potranno essere successivamente elaborate per produrre risultati migliori.
- Ergonomia → facilità di utilizzo anche indossando i guanti.
Accessori
Treppiede
Il treppiede è un accessorio che tutti gli amanti della fotografia si ritroveranno a dover acquistare. Un treppiede fornisce stabilità alla fotocamera permettendo di scattare foto a lunga esposizione o di eliminare il micromosso nell’uso dei teleobbiettivi. Il treppiede è inoltre utile per autoscatti e “fototrappole”.
La maggior parte dei thru-hiker esercita una fotografia di tipo itinerante, limitandosi ad inquadrare e scattare nel momento in cui vedono qualcosa che valga la pena riprendere lungo il loro cammino; il treppiede rappresenta una perdita di tempo e un’aggiunta di peso ingiustificata.
L’aggiunta di peso è un parametro da non sottovalutare, perché i treppiedi sono normalmente molto pesanti: più è pesante la fotocamera (e l’obbiettivo), più stabile (e quindi pesante) dovrà essere il treppiede.
Esistono però diversi compromessi, specie per chi lungo i propri hike tende ad usare fotocamere leggere.
Supporti per fotocamera
I supporti per fotocamera sono accessori che permettono una maggiore accessibilità dell’utente verso la fotocamera. Sono particolarmente utili per il thru-hiker che non voglia doversi fermare per estrarre la fotocamera dallo zaino, permettendogli di scattare anche in marcia. Esistono diversi tipi di supporto, molti pensati per le action camera (GoPro e derivati): imbraghi pettorali, clip, supporti adesivi per casco, ganci per manubri (bici e moto), e molto altro ancora.
Chi usa una fotocamera compatta non ha realmente bisogno di alcun supporto, potendo tranquillamente riporla in tasca, mentre gli utilizzatori di bridge, mirrorless e reflex potrebbero trovare giovamento da questo tipo di prodotti. Per le fotocamere di maggiori dimensioni vi è una larga gamma di tracolle e cinghie da polso, a mio avviso poco utili nella pratica del trekking. L’unico supporto che ho trovato davvero utile è il sistema Capture.
Peak Design Capture V3 → terza versione dell’ormai celebre Capture. Si tratta di una piastra a sgancio rapido che può essere fissata alla cintura o allo spallaccio di uno zaino. Esistono numerosi accessori per questa piastra: un pad imbottito per un maggior confort, viti più lunghe per gli spallacci più grossi, etc. La V3 è compatibile con tutte le piastre ARCA-swiss, utilizzate nella maggior parte dei treppiedi. Il prezzo è alto, circa 75 euro, ma si tratta di un prodotto davvero eccezionale.
3 risposte
Grazie Robin. Io ho recentemente comprato una mirrorless (Fuji xt10) e la porto allo spallaccio con Bgrip Uno, un prodotto italiano nella logica del Peak Design Capture, che sto trovano comodo e affidabile, ma molto più economico.
Mi piacerebbe un tuo parere sul DOVE agganciare quetsi prodotti, portabili sia alla cintura che allo spallaccio. Io sto usandonil secondo modo perché mi sembra più sicuro quando mi muovo o se cado e perché infastidisce meno la camminata…ma non ho ancora sperimetato l’altr modalità.
Grazie e complimenti sempre per il tuo lavoro fantastico
Ciao Cosimo, grazie per i complimenti. Ho provato ad usare il Capture di Peak Design sia sullo spallaccio che sulla cintura, su di un fianco. Dal punto di vista della comodità di utilizzo, avere la fotocamera alla cintura permette di recuperarla più velocemente ma, come giustamente hai notato, in caso di caduta è a rischio (la mia vecchia Nikon è finita nelle sabbie mobili per la stessa ragione!). Sullo spallaccio è più al sicuro, ma da un po’ di noia se ci si toglie frequentemente lo zaino di spalla. L’unico episodio critico che ho sperimentato portando la fotocamera allo spallaccio è stato durante una scivolata, in cui ho sbattuto violentemente con il mento sulla fotocamera: quasi un ko! Comunque ti direi che lo spallaccio è la scelta più sensata e sicura durante un trekking (ma attenzione a non scivolare! :D). Buoni scatti e buone escursioni!
Grazie mille