In questa sezione tratteremo 4 tipologie di giacca, quelle più utili nella pratica del thru-hiking e del trekking.
Giacca soft-shell
Il Soft Shell è una tipologia di tessuto relativamente recente, che ha incontrato un repentino successo come materiale per giacche da escursionismo. Il Soft Shell è prodotto unendo tre strati (solitamente di poliestere) aventi differenti proprietà. Le giacche in questo materiale rappresentano un ottimo compromesso tra calore, traspirabilità e protezione da vento e pioggia. Le giacche soft-shell sono idrorepellenti (non impermeabili), quindi consentono di rimanere asciutti sotto una pioggia leggera, ma non sono adatte come protezione da una pioggia intensa o prolungata. La loro principale funzione è quella di proteggere efficientemente dal vento senza bagnarsi a causa della propria traspirazione. Il Soft Shell è un tessuto dotato di una buona elasticità e resistenza alle abrasioni, e le giacche in questo materiale risultano particolarmente adatte nella pratica alpinistica. Idealmente una giacca soft-shell si indossa sopra a un intimo termico e, se ve ne fosse bisogno, ad un pile leggero. Va quindi acquistata una giacca che vesta bene, non troppo stretta, non troppo larga.
Nella pratica del thru-hiking risulta essere un ottimo indumento, in grado di rispondere alla maggior parte delle esigenze dell’escursionista.
Giacca anti-vento
Sebbene abbiano una funzione simile alle precedenti, le giacche anti-vento non hanno funzione di termoregolazione, e risultano quindi più leggere. Il tessuto con cui sono fatte è solitamente poco traspirante, ragione per cui sono ideate con inserti in tessuto altamente traspirante nei punti più critici. La loro funzione è di proteggere l’escursionista dal vento nelle aree esposte, non durante tutto il percorso, e possono essere ripiegate nello zaino occupando pochissimo volume e pesando davvero poco. Devono essere acquistate leggermente più larghe, in modo da poter indossare al di sotto degli indumenti caldi per facilitare la propria termoregolazione.
Ideali per la corsa in montagna, per lo speed-hiking e per l’alpinismo in assenza di precipitazioni, le giacche anti-vento non conferiscono alcun vero vantaggio per il thru-hiker, che vi preferirà un soft-shell e un guscio impermeabile.
Guscio impermeabile
Con guscio impermeabile, o Hard Shell, si intendono tutti quegli indumenti atti a proteggere l’escursionista da pioggia, vento e neve. Rientrano in questa categoria le giacche impermeabili, i poncho e le mantelle.
Di giacche impermeabili ve ne sono di diversi tipi, ma possiamo racchiuderle nelle macrocategorie DWR (durable water repellent) e Gore-Tex-like. Le prime vengono impregnate con sostanze (solitamente fluoropolimeri o siliconi) che conferiscono al capo una notevole idrorepellenza, le seconde invece risultano essere impermeabili e traspiranti grazie ad una sovrapposizione di diversi tessuti. Per chi volesse capirne un po’ di più e salvarsi dalle logiche di mercato può leggere questo articolo. In generale le giacche DWR risultano essere più leggere e meno costose delle Gore-Tex-like, ma meno resistenti all’abrasione e meno calde.
I poncho sono costituiti in materiale impermeabile non traspirante e proteggono la testa e il busto dell’escursionista. Sebbene possano proteggere dalla pioggia anche lo zaino, la loro stuttura risulta inadatta in caso di vento intenso e non proteggono efficientemente le braccia.
Le mantelle sono simili ai poncho, ma solitamente possiedono delle maniche con cui proteggere dalla pioggia le braccia, e sono molto lunghe, conferendo protezione anche alle gambe. Il contraltare è la loro traspirabilità davvero minima e l’ingombro elevato.
Al thru-hiker consiglio assolutamente l’acquisto di una buona giacca DWR, che andrà trattata con uno spray siliconico per rinnovarne l’impermeabilità prima di ogni viaggio. La giacca andrà acquistata larga, in modo da poter indossarvi sotto altri indumenti, compreso un piumino nel caso le temperature siano rigide (il piumino non deve essere compresso per espletare efficientemente la propria funzione).
Piumino
Il piumino è una giacca imbottita di piume d’oca o anitra. A patto di un’elevata quantità e qualità dell’imbottitura, il piumino permette un’efficiente termoregolazione anche a temperature molto rigide. Deve poter essere indossato sotto il proprio guscio impermeabile, in quanto non è idrorepellente, e anzi perde la sua capacità di protezione termica una volta bagnato.
Un buon piumino deve far parte del corredo di indumenti del thru-hiker. Deve quindi essere sufficientemente leggero e comprimibile per essere trasportato senza fatica e risulterà inoltre un ottimo complemento al proprio sacco a pelo in notti particolarmente fredde.
4 risposte
Ciao! Complimenti per il blog, gli articoli e le avventure. Volevo un tuo parere sulla questione softshell e in generale sull’abbigliamento da utilizzare.
Io non mi sono ancora mai cimentato in hike lunghi più di una settimana e ad oggi quello che mi porto dietro sono una maglia termica in lana merino, un pile “orsetto”, in piumino (se le temperature lo richiedono) e un guscio in goretex.
Mi chiedevo quindi se e come un softshell potesse più utile. Va a sostituire il pile o è un in più da usare quando il pile non è sufficiente, ma il guscio sarebbe esagerato (situazioni vento e basse T, ma niente pioggia)?
Un saluto e buona strada 😉
Ciao Lorenzo! Grazie per i complimenti e scusa il ritardo nel risponderti ma sono in marcia 😉
Un buon softshell può sostituire un pile ma generalmente è una alternativa all’uso di una giacca più pesante. Direi che il tuo approccio a strati va benissimo, al massimo col tempo cerca di minimizzare il peso di ciacun indumento o di massimizzarne la funzionalità (ad esempio con capi ibridi polifunzionali: vedi la mia recensione della giacca Hybrid Simond). Buone escursioni!
Ciao ho un dubbio. Io ho un guscio dryvent (dovrebbe essere un dwr) (peso 550 gr) con un piumino sintetico leggero che si aggancia internamente. Posso considerarla una buona soluzione unica per pioggia,vento e freddo per un trekking estivo di più giorni in Svezia?
Non è una soluzione ultraleggera ma dovrebbe essere ugualmente valida. Associa magari una maglia termica e un pile leggero nel caso trovassi condizioni climatiche più aspre del previsto (può succedere a quelle latitudini).