Guida alla scelta: amaca

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Un’amaca è sostanzialmente un telo che viene fissato, sollevato da terra, a due supporti rigidi e sul quale l’escursionista si sdraia per dormire.

Sebbene venga spesso annoverata tra i ripari, l’amaca ha solamente la funzione di sollevare l’escursionista dal terreno e di conferire confort durante il sonno, ma non è normalmente in grado di proteggerlo dalla pioggia senza l’utilizzo di un tarp.

 

Tipologie

Le diverse tipologie di amaca possono essere intese in una scala di crescente complessità strutturale e funzionale. All’aumentare di questa complessità aumentano solitamente sia il peso che il costo del prodotto.

 

Amaca semplice

L’amaca semplice prevede la presenza del solo telo inferiore dell’amaca (quello su cui ci si sdraia) e dei tiranti (detti “sospensioni”) necessari a fissarla a dei supporti rigidi, solitamente degli alberi.

Il peso è solitamente molto contenuto, con i modelli più leggeri che superano di poco i 200 grammi includendo anche le cinghie di fissaggio!

Non presentano alcuna protezione dagli insetti o dalle intemperie e devono quindi essere necessariamente utilizzate assieme ad un tarp.

 

Dimensioni e “flat lay”

Molti pensano che in un’amaca si debba dormire “a banana”, in realtà il corretto modo d’utilizzo è il disporsi diagonalmente rispetto all’asse centrale. Se la tensione dell’amaca non è troppo elevata e se le sue dimensioni lo consentono, si riuscirà ad ottenere una posizione piatta, con una sensazione simile a quella di un letto in memory foam.
Affinché questo sia possibile è importante che le dimensioni dell’amaca siano generose: una regola di massima consiglia una lunghezza pari a due volte l’altezza dell’utilizzatore e una larghezza di almeno l’80% dell’altezza dell’utilizzatore.
Amache più lunghe e larghe risulteranno solitamente ancora più confortevoli.

 

Amaca con zanzariera (jungle hammock)

Questa tipologia di amaca prevede una zanzariera integrata che viene tenuta sollevata rispetto all’utilizzatore tramite una serie di tiranti, paleria ad arco o una ridgeline.
La ridgeline è una corda che collega i due capi dell’amaca. Può essere regolata alla lunghezza preferita dall’utilizzatore (solitamente si usa ad una lunghezza pari all’83% della lunghezza dell’amaca stessa) e conferisce all’amaca una curvatura costante, indipendentemente da come vengono regolate le sospensioni. La ridgeline è particolarmente utile con le amache di grandi dimensioni, consentendo di disporsi più agevolmente lungo la diagonale.  La maggior parte delle jungle hammock possono essere utilizzate anche senza la zanzariera.
Rappresentano un importante miglioramento rispetto alle amache semplici, specialmente in zone e periodi caratterizzati da un’elevata quantità di insetti, ma non schermano l’utilizzatore dalle intemperie.

 

Bridge-hammock

Le bridge-hammocks, che possono essere con o senza zanzariera, presentano due pali alle estremità corte del tessuto costituente l’amaca che permettono di mantenere il telo teso in forma rettangolare. Le bridge-hammocks permettono di ottenere un “flat-lay” (distendersi piatti, non a banana) in modo più semplice delle amache tradizionali, ma risultano essere meno stabili e meno comode nell’entrare/uscire. Il peso, a causa degli elementi di paleria, è generalmente più elevato rispetto alle amache tradizionali.

 

Hammock-tent

Le hammock-tent sono amache che, oltre a possedere una zanzariera, possiedono un sovratelo impermeabile integrato. Questo è parte integrale della struttura, potendo essere ripiegato ma non completamente rimosso. Il sovratelo nella maggior parte dei casi deve essere picchettato al terreno e il suo cambio di setup richiede all’utilizzatore di scendere dall’amaca.
Si tratta di una soluzione più semplice da utilizzare ma meno versatile rispetto ad una amaca con zanzariera a cui si associa un tarp; il peso è comparabile.

Alcuni modelli possono essere utilizzati anche come bivy-tent effettuando un setup sul terreno. Questo estende enormemente il loro range di utilizzo che normalmente si basa solo su zone boschive. Sebbene possano sembrare la soluzione definitiva, unendo i vantaggi delle amache con quelli delle tende, il contraltare al momento risiede nel peso, mediamente molto elevato.

 

Tree-tent

Le tree-tent, dette anche “tende sospese”, sono a tutti gli effetti una tenda, spesso geodetica o a cupola, che viene fissata a 2, ma più spesso a 3, alberi per il suo setup, in modo del tutto simile ad un’amaca. Si tratta di prodotti innovativi che, al momento, non concedono prestazioni all’altezza del loro aspetto intrigante: la camera interna è spesso minimale e non vi sono comode aree per riporre l’equipaggiamento, il setup è spesso lungo e macchinoso, il peso e l’ingombro non giustificano un loro utilizzo al posto di una hammock-tent o di una tenda tradizionale. Il vantaggio rispetto alle hammock-tent risiede sulla superficie di riposo, solitamente piana e non curva come nelle amache tradizionali. Questo vantaggio sta venendo meno grazie ad una serie di nuove hammock-tent che presentano una superficie di riposo piana.

 

Perché scegliere un’amaca e quale scegliere?

L’amaca è probabilmente la soluzione ideale nei trekking e nei thru-hike che si svolgono attraverso aree boscose. L’amaca può essere montata quasi ovunque in un bosco, anche in aree in forte pendenza o con un fitto sottobosco, condizioni che non permetterebbero di montare una tenda.

Ovviamente in aree prive di copertura boschiva l’amaca diviene quasi inutile, sebbene esistano sistemi in grado di sfruttare appositi bastoncini da trekking come sostegno!
Dal punto di vista del peso, sebbene esistano amache davvero leggerissime (sotto i 200 grammi), l’aggiunta dei sistemi di sospensione agli alberi, della zanzariera e di un tarp, portano l’amaca ad avere un peso del tutto comparabile con quello di una buona tenda.
Inoltre è essenziale considerare che se le temperature iniziano a risultare rigide, è importante associare all’amaca un sistema di isolamento sul fondo.

Infatti tutti i punti del corpo a stretto contatto con il tessuto dell’amaca (in particolare fondoschiena, spalle, gomiti e talloni) subiranno un raffreddamento a causa dell’assenza di un reale strato isolante termico tra il tessuto dell’amaca e l’aria. L’uso di un normale sacco a pelo indossato all’interno dell’amaca non è in grado di risolvere il problema.
Le principali soluzioni sono 3:

  1. uso di un underquilt → consiste nel fissare al di sotto dell’amaca una “coperta” isolante (l’underquilt). Questo metodo è molto efficace e non altera il confort dell’utilizzatore ma, per avere un buon isolamento, richiede l’acquisto di un underquilt di ottima fattura e quindi costoso;
  2. uso di un materassino isolante → i materassini isolanti che si usano solitamente nelle tende, di forma rettangolare, non vanno particolarmente bene perché non risolvono il problema della dissipazione termica sulle braccia e le spalle (le zone a contatto con il tessuto dell’amaca) e perché tendono a scivolare dalla sede in cui li abbiamo posti. Funzionano meglio quelli “a mummia”, specie se larghi. Nelle amache doppio-telo è possibile infilare il materassino tra i due teli riducendo il rischio che si sposti durante l’utilizzo. Esistono inoltre materassini studiati apposta per l’uso con un’amaca;
  3. uso di un sacco a pelo “a bacello” → si tratta di un sacco a pelo in grado di avvolgere completamente l’amaca. Sarebbe un’interessante alternativa alla combinazione di upper e underquilt se solo non constringesse l’utilizatore a dormire parallelo all’asse dell’amaca e quindi “a banana”.

In ogni caso, ognuna di queste soluzioni comporta un aumento del peso e dell’ingombro dell’intero setup.

L’uso di un’amaca in un contesto invernale, sebbene suggestivo, non presenta vantaggi in termini di peso e ingombro rispetto ad un setup tenda.

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