Guida alla scelta: sistema per dormire

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Per dormire all’aperto il campeggiatore necessita di quello che viene chiamato “sistema notte”.
Il sistema notte deve innanzitutto isolare termicamente l’utilizzatore dall’ambiente circostante.
Quando si dorme in tenda sarà importante isolarsi dal terreno mediante un apposito materassino e dall’aria tramite l’uso di un sacco a pelo.

Analizzeremo qui le principali caratteristiche di materassini e sacchi a pelo, per poi vedere quale equipaggiamento accessorio può entrare a far parte del sistema notte.

 

Materassino

 

Per quanto possa sembrare un accessorio non essenziale, il materassino riveste un ruolo cruciale nel permettere un sonno riposante dopo un giorno di faticoso cammino. Il materassino può essere gonfiabile, autogonfiante o in schiuma sintetica. Caratteristiche essenziali di un materassino devono essere la capacità d’isolamento e la comodità. Il grado di isolamento viene indicato con l’R-value: valori sopra il 4 corrispondono ad un isolamento buono, compatibile con climi freddi, valori sotto il 4 caratterizzano materassini non adatti all’uso invernale.  Non meno importanti, come per il resto dell’equipaggiamento, devono essere peso e volume da richiuso ridotti.

I materassini gonfiabili sono fondamentalmente degli involucri di plastica al cui interno viene insufflata l’aria. L’aria costituisce l’isolante principale ma diversi prodotti indicati per l’uso invernale presentano strati di isolante sintetico o in piuma. Alcuni brand, come Thermarest, hanno brevettato tecnologie in grado di riflettere efficientemente i raggi infrarossi (l’emissione di raggi infrarossi è uno dei principali sistemi con cui i corpi disperdono calore), ottenendo così materassini molto più isolanti a parità di peso rispetto alla concorrenza.

Il grande vantaggio dei materassini gonfiabili è la loro elevata trasportabilità, in quanto da richiusi occupano poco spazio. In questa categoria troviamo anche i materassini più leggeri, quelli più isolanti e quelli con il più alto rapporto isolamento/peso.
Il vero grande problema dei materassini gonfiabili è che sono più delicati rispetto alle altre tipologie: è sufficiente un piccolo foro per renderli inutilizzabili e ripararli mentre si è in natura non è né semplice né immediato nella maggior parte dei casi.
Dal punto di vista del confort non è possibile fare un discorso comune a tutti i prodotti di questa categoria: ci sono materassini gonfiabili molto confortevoli e altri piuttosto scomodi. Una caratteristica abbastanza comune è che sono rumorosi: tenetene conto se pensate di usarli mentre condividete la tenda con qualcun altro!

I materassini autogonfianti sono particolari in quanto possiedono uno strato interno di gommapiuma che comporta vantaggi e svantaggi rispetto alle altre due categorie di materassino. Il loro nome deriva dal fatto che, una volta aperta la valvola, la gommapiuma tende automaticamente ad espandersi “assorbendo” aria, gonfiando quindi il materassino.

Rispetto ai gonfiabili gli autogonfianti sono mediamente più voluminosi e pesanti, ma hanno il grande vantaggio che, in caso di foratura, possono ancora fornire un minimo di isolamento termico. Il comfort di questi materassini dipende principalmente dall’altezza e dalla densità della gommapiuma utilizzata, ma in ogni caso risultano piuttosto confortevoli.

I materassini in schiuma sono costituiti da una schiuma sintetica “a celle chiuse” che conferisce al materassino flessibilità ma allo stesso tempo una buona indeformabilità. L’indeformabilità è la capacità del materassino di non comprimersi eccessivamente in presenza di un carico, diversamente ad esempio di quanto non occorra con la gommapiuma degli autogonfianti dove l’indeformabilità è data dall’aria racchiusa ermeticamente all’interno dell’involucro che contiene anche la stessa gommapiuma.
L’isolamento termico di questi materassini è direttamente proporzionale al loro spessore: uno spessore di 1 cm equivale a un R-value di circa 2, ovvero valido per un uso dalla primavera all’estate.
Il grande pregio di questi materassini, che li rende un must per avventurieri di ogni sorta, è la loro relativa indistruttibilità: fori, tagli e strappi, se non sono di dimensioni eccessive, non precluderanno la funzione di un materassino in schiuma.

Generalmente i materassini in schiuma hanno un buon rapporto isolamento/prezzo, sono leggeri ma voluminosi e relativamente poco confortevoli. 

 

Ovviamente vi è la soluzione ultra-ultra leggera per gli hiker minimalisti: non utilizzare alcun materassino! E’ possibile usare i vestiti “da giorno” come imbottitura, e la giacca impermeabile, lo zaino, i copri-pantalone e il rain-cover come strati isolanti. Vi permetterà di risparmiare da 2 a 5 etti al prezzo di un po’ di scomodità. Bisogna considerare inoltre che è possibile utilizzare “materassini naturali”: aghi di pino e foglie secche se accumulati e distribuiti uniformemente conferiscono comfort e isolamento termico degni del materassino più costoso! Il difetto principale di questa strategia è che è poco adattabile ai diversi ambienti e alle diverse condizioni metereologiche.

 

Sacco a pelo

Il sacco a pelo ha come principale funzione quella di isolare l’utilizzatore dall’aria fredda che lo circonda. Tutti i sacchi a pelo sono costituiti da un’involucro contenente del materiale isolante. Gli isolanti più comuni sono la piuma (di oca o anatra), le fibre sintetiche (principalmente poliestere) e le fibre naturali (cotone, lana).
Il grado di isolamento dipende principalmente dalla qualità e quantità dell’isolante usato, ma anche dalla forma del sacco a pelo e da alcune accortezze di costruzione.

L’isolamento, indipendentemente dal tipo di isolante utilizzato, è mediato dall’aria intrappolata dalle fibre del materiale isolante. Quest’aria viene scaldata dall’utilizzatore e la funzione dell’isolante è quella di limitare il trasferimento di calore tra l’aria “intrappolata” e l’aria esterna al sacco a pelo. Un buon isolante avrà quindi un aspetto “spugnoso”, in grado di intrappolare tante piccole “sacche d’aria”.
Ovviamente se comprimiamo il materiale isolante l’aria tenderà ad uscire, perdendo così totalmente l’effetto di isolamento termico. Questo è il principale motivo per cui è importante avere un materassino che conferisca isolamento dal suolo: laddove con il nostro peso schiacciamo l’imbottitura isolante, il sacco a pelo non sarà in grado di bloccare la dispersione di calore.

Affinché il sacco a pelo risulti facilmente trasportabile è importante che il rapporto tra isolamento e peso complessivo sia elevato e che l’isolante sia facilmente comprimibile.
All’attuale stato dell’arte il migliore isolante per sacchi a pelo presente in commercio è la piuma d’oca, seguita da alcune fibre sintetiche come il Primalof Gold o il Climashield Apex.
Cotone e lana, sebbene abbiano un buon potere isolante, sono pesanti e poco comprimibili, risultando così ormai superati nell’ambito dell’isolamento outdoor (ma a dirla tutta, essendo meno comprimibili, sono più isolanti nelle zone di compressione, come ad esempio la schiena).
Indipendentemente dalla tipologia di isolamento utilizzato, i sacchi a pelo vengono venduti con un’indicazione di utilizzo, un range di temperature entro il quale si consiglia l’uso del prodotto. Un tempo la totalità dei produttori forniva un range di temperature di utilizzo totalmente soggettivo. Oggigiorno tutti i brand più seri si basano sul nuovo standard internazionale ISO 23537 che sostituisce il già buono standard europeo EN 13537. Uno standard permette di confrontare e scegliere il sacco a pelo adatto alle nostre esigenze senza essere “imbrogliati” da parametri “generosi” forniti da qualche produttore poco onesto.
Il nuovo standard ISO stabilisce che ogni sacco a pelo deve essere testato in specifiche condizioni di laboratorio con un apposito manichino vestito di intimo termico (maglietta, calzamaglia e calzini). Il test ISO porta all’identificazione di tre valori:

  • Temperatura di comfort
  • Temperatura limite
  • Temperatura estrema

 

La temperatura di comfort è la temperatura più bassa in cui una donna riesce a dormire senza sentire freddo in una posizione supina rilassata.
La temperatura limite è invece la temperatura più bassa in cui un uomo riesce a dormire senza sentire freddo in una posizione raccolta o fetale.

La temperatura estrema è un parametro poco utile e indica la temperatura entro la quale l’utilizzatore non dovrebbe presentare gravi sintomi di ipotermia.
La distinzione tra uomo e donna vi sembra discriminatoria? In realtà mediamente una donna ha una temperatura di comfort di circa 6 gradi più alta rispetto ad un uomo. Questo è dovuto a caratteristiche di natura fisiologica e, ovviamente, si tratta di un valore medio.
Una donna quindi non dovrebbe basarsi sul parametro di temperatura limite nella scelta del suo sacco a pelo o, perlomeno, dovrebbe considerare un valore reale di utilizzo di 6 gradi in più di quello indicato come temperatura limite.

Al contrario un uomo medio rischia di avere troppo caldo alla temperatura indicata come temperatura di comfort.

 

Attenzione quindi quando acquistate un sacco a pelo: verificate che le temperature di utilizzo derivino dall’applicazione del test ISO 23537.

 

Sacchi a pelo in piuma

Per complicare la vita a chi volesse semplicemente acquistare un sacco a pelo “caldo”, sarebbe utile capire la qualità della piuma utilizzata nel prodotto.
Questa qualità è data da un valore detto cuin, che indica il volume occupato da una certa quantità di piuma. Più alto è questo valore e più alta è la capacità di espansione della piuma. Maggiore l’espansione e maggiore è la quantità di aria intrappolata nelle fibre della piuma. Anche in questo caso il vero isolante è l’aria intrappolata che, una volta scaldata dall’utilizzatore, scambia lentamente il calore con l’aria esterna.
Valori di cuin superiori a 550 indicano imbottiture con piuma di discreta qualità, mentre sopra l’800 la qualità è elevata.
Talvolta questo parametro è indicato come “fill power” o “potere di riempimento”.

A parità di quantità di piuma (e quindi di peso), di due sacchi a pelo, uno con piuma 500 cuin e uno con piuma 800 cuin, il secondo sarà nettamente più isolante.
Attenzione che, sebbene generalmente la piuma d’oca sia più isolante della piuma d’anatra, un sacco a pelo con piuma d’anatra 800 cuin sarà più isolante di un sacco a pelo con la stessa quantità di piuma d’oca a 700 cuin.

La piuma non può essere inserita all’interno del sacco a pelo senza includere delle “camere di contenimento”. Queste camere hanno la funzione di rendere il più possibile omogenea la distribuzione della piuma sulla superificie totale del sacco a pelo, evitando che la piuma si accumuli in alcune aree lasciando altre zone totalmente prive di isolamento.
Queste camere possono essere create fondamentalmente in due modi: cucendo i due strati del materiale di rivestimento del sacco a pelo lungo specifiche linee (creando un effetto a trapunta detto sewn-through) o inserendo, sempre tramite cucitura, dei lembi di tessuto che fungono da separatori (baffle-box). Il primo sistema è più veloce, pratico e non causa rilevanti aumenti nel peso totale del sacco a pelo, ma crea delle zone ad elevato scambio termico (i punti di cucitura), riducendo così il potere isolante del sacco. Il secondo sistema è sicuramente più laborioso e richiede l’aggiunta di materiale con conseguente aumento di peso, ma conferisce un elevato comfort termico.

Come già detto in precedenza i sacchi a pelo con isolamento in piuma sono quelli con il più alto rapporto tra isolamento e peso e tra isolamento e comprimibilità. Questo li rende i migliori per l’uso outdoor. I difetti di questi sacchi a pelo sono il prezzo elevato e la scarsa capacità di mantenere l’isolamento termico da bagnati. Se le piume si bagnano tendono ad appiccicarsi e assottigliarsi, riducendo il cuin a praticamente zero. Questo effetto va considerato anche a livello della manutenzione del sacco a pelo: lavare un sacco a pelo in piuma d’oca implica una lunga e laboriosa procedura per asciugare e separare le piume dell’imbottitura. Bisogna però considerare che oggigiorno alcuni dei migliori brand usano piume trattate con rivestimenti siliconici che le rendono estremamente idrorepellenti, minimizzando le problematiche sopra descritte.
Un altro difetto da considerare però è la possibile reazione allergica da parte di alcuni utilizzatori alla piuma.

 

Sacchi a pelo sintetici

I sacchi a pelo sintetici sono più semplici e meno costosi di quelli in piuma. All’interno dell’envelope del sacco a pelo viene solitamente inserito un “pannello” di materiale isolante (non sono quindi necessarie “camere di contenimento” a meno che non si utilizzino fibre singole corte, ma si tratta di un tipo di isolante poco usato nei sacchi a pelo). I diversi tipi di materiale isolante impiegati si distinguono in base alle caratteristiche delle fibre che lo compongono e molti brand hanno brevettato i loro isolanti sintetici.
In genere l’isolamento è proporzionale al peso dell’imbottitura sintetica. In alcuni prodotti, come quelli che utilizzano il Climashield Apex, viene indicato anche un numero, che corrisponde al peso dell’isolante per metro quadro (o once alla iarda quadrata). Più è elevato questo numero e più è isolante.
Tutte le fibre sintetiche vengono trattate con un rivestimento siliconico in ordine di evitare che le fibre si attacchino tra loro. Questo rivestimento rende gli isolanti sintetici estremamente idrorepellenti e di conseguenza i sacchi a pelo che usano questo tipo di isolamento sono meno sensibili all’acqua. L’isolamento sintetico tenderà infatti a non deformarsi se bagnato e tenderà ad asciugarsi velocemente. Questa caratteristica rende i sacchi a pelo sintetici molto adatti a spedizioni invernali o in luoghi molto umidi, situazioni in cui il rischio di bagnare l’isolamento è molto elevato.

Rispetto ai sacchi in piuma quelli sintetici hanno un rapporto isolamento su peso inferiore, sono più ingombranti da richiusi ma sono più durevoli e non presentano il rischio che si formino aree prive di isolamento.

 

Equipaggiamento accessorio

Sacco lenzuolo

Il sacco lenzuolo è un leggero strato intermedio che viene posto tra l’utilizzatore e il sacco a pelo. Generalmente sono costituiti in cotone, in fibra sintetica o in seta, e la loro principale funzione è di mantenere pulito il sacco a pelo. Il sacco lenzuolo, a differenza del sacco a pelo, può infatti essere facilmente lavato per un numero indefinito di volte senza perdite di funzionalità o di integrità.

Alcuni sacchi lenzuolo possono migliorare anche il comfort termico dato dal sacco a pelo ma, sebbene alcuni produttori riportino valori di isolamento eccezionali, generalmente l’aumento di comfort non supera i 2-3°C.

 

Sacco da bivacco

Il sacco da bivacco è invece uno strato aggiuntivo da mettere esternamente al sacco a pelo. La sua funzione principale è quella di proteggere il sacco a pelo.
I primi sacchi da bivacco nascono come una alternativa rapida e immediata alla tenda: si trattava quindi di sacchi impermeabili in cui infilarsi all’interno per proteggersi da pioggia, vento e nevicate. La loro efficacia risultava però attenuata dalla mancata traspirabilità, che portava a bagnare il sacco a pelo mediante la formazione di condensa interna.
Oggigiorno accanto ai tradizionali sacchi da bivacco impermeabili troviamo anche quelli cosiddetti “traspiranti”: costituiti in tyvek o in nylon trattato con impermeabilizzante siliconico, permettono la fuoriuscita di una notevole quantità di vapore acqueo, riducendo la formazione di condensa interna.
I sacchi da bivacco consentono di aumentare sensibilmente la temperatura di comfort, anche di diversi gradi centigradi, principalmente fungendo da barriera alla fuoriuscita di vapore, bloccando l’effetto di raffreddamento del vento o grazie a rivestimenti in grado di riflettere i raggi infrarossi (che sono uno dei tre sistemi con cui i corpi disperdono calore).

Si tratta di un accessorio molto utile in grado di estendere l’utilizzo del proprio sacco a pelo.

7 risposte

  1. Ciao, mai usato materassini (li userei solo per un eventuale campeggio invernale) ma volevo segnalarti i due modelli gonfiabili ultraleggeri Klymit Inertia X e Klymit Inertia X-frame dal peso di 173 e 260 grammi. Costano dai 60 ai 70€.

    1. Ciao Massimo, grazie per il tuo commento. Conosco i Klymit, prodotti interessanti, ma poco adatti a chi dorme sul fianco. Tu proprio niente materassino? Neanche uno leggero a metà lunghezza in schiuma? Complimenti! Io qualcosa che mi attutisca il contatto col terreno lo necessito per dormire!

        1. Capito. Mi sembra un isolamento un po’ limitato, ma per condizioni non rigide è sicuramente fattibile come strategia ultra-light!

  2. Hei Robin, davvero complimenti per le tue ottime recensioni!!!
    🙂

    Sono tentato di seguire il tuo consiglio riguardo alla scelta di abbinare un m. a schiuma con un gonfiate che dia comodità,
    Hai consigli riguardo al migliore materassino in schiuma da acquistare?

    In Groenlandia hai utilizzato il thermarest z lite sol, vale la pena il prezzo maggiore rispetto al forclaz?
    Quale materassino in schiuma potrebbe dare migliori prestazioni in Matera d’isolamento?

    Grazie!!

    1. Ciao! Grazie per i complimenti!
      Il ThermaRest Z Lite SOL è al momento il miglior materassino in schiuma per quanto riguarda l’isolamento termico, quindi te lo consiglio. Rispetto ad altri materassini la differenza non è abissale ma considerando peso, R-value e confort direi che è l’acquisto più sensato!

  3. Caro Robin, ancora complimenti per il tuo lavoro. questo sito assieme ai video è sempre utile quando si parla di dormire in giro per i monti.
    ti chiedo un suggerimento. mi capita di dormire in tenda in montagna di inverno. generalmente per poi fare salite alpinistiche, quindi solitamente lascio la tenda montata li dove ho dormito, per poi recuperare tutto prima di tornare a valle. non ho quindi estreme esigenze di leggerezza (che comunque è importante, visto lo zaino già pesante e i dislivelli da percorrere).
    ho un sacco a pelo in piuma umile ma abbastanza caldo (sacco da alpinismo decathlon, T_comfort = -9°C, dichiarati). sfortunatamente però ho sempre avuto freddo alla schiena visto che ho un materassino non isolante (sempre decathlon, modello trek700). ho provato ad unire a questo un materassino in schiuma modello M100, ma la situazione non è migliorata granchè. proverò, come suggerisci ad aggiungere un telo riflettente.
    detto questo mi chiedo se esistono altri espedienti “furbi” mer migliorare l’isolamento termico dal terreno (aggiungere altri materassini in schiuma, magari migliori, o delle coperte, ecc) o se l’unico modo è comprare un materassino come si deve (… e col giusto valore R).
    a tal proposito ho visto in offerta il modello “Klymit Insulated Static V” a circa 80€, che ha un valore R dichiarato di 4,4. notavo però che li sconsigliavi a chi dorme sul lato. come mai?
    ti ringrazio già per l’aiuto!

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