Appenninica, di quella parte di Appennino Tosco-Emiliano occidentale che l’ha cresciuta, in tutti i sensi, come persona, come guida e come naturalista.
Grazie alle sue origini e ad una famiglia che l’ha condotta in montagna quando ancora non sapeva camminare, ha imparato ad apprezzare ciò che la natura di casa offriva: i paesaggi che abituano alla fame di vastità e gli animali, che con i segni del loro passaggio abituano alla lettura profonda del territorio.
Due cose la appassionavano da bambina: i racconti nei diari degli esploratori polari e seguire il fratello nei suoi studi sui lupi.
Per questo nei suoi viaggi (Patagonia, Finlandia, Polonia, Svezia) ha sempre cercato il contatto con i grandi spazi e il selvatico.
Prendendo le passeggiate in montagna e la lettura dei segni lasciati dagli animali come un gioco, volente o nolente porta con sé quei giochi fino all’età adulta, fino a che si trasformano in un vero e proprio lavoro.
Laureata in Scienze della Natura e dell’Ambiente è docente nei corsi abilitanti a Guida Ambientale Escursionistica dove insegna “Segni di presenza della Fauna Appenninica”, “Norme di comportamento con Selvatici e Domestici” e in codocenza “Nivologia e tecniche di conduzione su neve”. Attualmente educatrice ambientale presso il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e istruttrice di percorsi acrobatici in un parco avventura.