Highlander 2-3 Emergency Survival Shelter

Highlander 2-3 Emergency Survival Shelter

Nel mondo dei ripari d’emergenza il ruolo del leone lo fa il bothy bag. Quello proposto da Highlander, nella versione per 2/3 persone, è sicuramente un prodotto valido, da portare con se durante escursioni giornaliere, anche in solitaria.

 

 

L’Highlander 2-3 Emergency Survival Shelter pesa 340 grammi e da chiuso è un cilindro di 10 cm di diametro e 22 cm di altezza. Una volta aperto l’altezza è di 92 cm, la larghezza di 47 cm e la lunghezza di 142 cm. Come tutti gli altri “bothy bag” si tratta sostanzialmente di un sacco impermeabile in cui ripararsi in caso di maltempo.

Due persone possono comodamente sedervisi all’interno, una di fronte all’altra, fornendo con le proprie schiene/teste il sostegno all’intera struttura. Due quadrati di tessuto impermeabile fungono da “sedile” per facilitare l’isolamento dal terreno (o quantomeno per non bagnarsi).

Una manichetta, richiudibile con un cordino, consente l’areazione.

Una “finestrella” di plastica trasparente permette di guardare all’esterno e di ridurre il possibile senso di claustrofobia nel rimanere confinati all’interno di uno spazio così ristretto.

Il margine inferiore del bothy bag può essere stretto grazie ad un apposito cordino per limitare l’ingresso di aria fredda.

Il tessuto AB-TEX è impermeabile (colonna d’acqua di 3000 mm) e anti-vento.

Questo riparo d’emergenza è di un acceso colore arancione, utile per facilitare la localizzazione da parte dei soccorsi in caso di necessità.

È possibile utilizzarlo anche da soli, sostituendo al compagno lo zaino (se di grandi dimensioni) o i bastoncini da trekking. Se si usa con i bastoncini da trekking si consiglia di “strozzare” dall’esterno il tessuto all’impugnatura di ciascun bastoncino con l’estremità di un cordino; l’altra estremità verrà picchettata al suolo, normalmente dalla parte opposta rispetto a dove vi siederete. Questo “set-up” permetterà al bothy bag di reggere a raffiche di vento anche piuttosto forti, a patto che usiate il vostro corpo come principale frangivento. In alternativa dovrete usare altri cordini e altri picchetti per assicurare saldamente al suolo i bastoncini da trekking.

Un simile set-up può essere facilmente trasformato in un giaciglio entro cui passare la notte, provando anche a dormire. Lo spazio interno non è sufficiente a distendersi completamente, ma permette di dormire sul fianco con le gambe leggermente piegate. Per evitare che il sacco si afflosci su di noi (bagnandoci con la condensa che si sarà formata) è sufficiente dare solidità alla struttura in questo modo: inserire due piccoli sassi (ma anche monete, bottoni o altri piccoli oggetti andranno benissimo) all’interno del bothy bag in corrispondenza dell’estremità opposta rispetto a dove sono state legate le impugnature dei bastoncini da trekking. Con due cordini stringete il tessuto del sacco subito al di sotto di ogni sassolino e picchettate l’altra estremità al suolo. Il “tetto” del bothy bag dovrebbe risultare teso e inclinato verso il suolo in direzione di dove abbiamo fissato i due sassolini. Per aumentare il confort del nostro giaciglio è sufficiente fissare i bastoncini ad una distanza l’uno dall’altro circa uguale alle nostre spalle. Per entrare/uscire dal riparo basterà allentare il cordino perimetrale del bothy bag e sollevarlo lungo i bastoncini fino all’impugnatura: i due bastoncini fungeranno così da “stipiti” della porta. Difficilmente in una situazione di emergenza si avrà a disposizione un materassino, ma quelli 2/3 della lunghezza intera sono perfetti per questo set-up.

Ho studiato queste situazioni e le ho testate sul campo, con meteo avverso. A mio avviso il bothy bag dovrebbe essere considerato uno di quei pezzi di equipaggiamento obbligatori durante escursioni giornaliere. Nonostante il peso sia circa quattro volte quello di una coperta termica in mylar, fornisce una protezione molto maggiore, nemmeno paragonabile e, specie in inverno, può davvero salvare la vita. L’Highlander 2-3 Emergency Survival Shelter mi accompagna in tutte le escursioni di un giorno, solo o accompagnato da un’altra persona. Se sto accompagnando invece un gruppo più numeroso preferisco portare un tarp, con cui posso costruire un riparo molto più ampio, in grado di proteggere più persone. Un bothy bag può fare la differenza quando siamo sorpresi da un fortunale, quando la visibilità è minima o anche solo se si vuole fare una sosta (magari per mangiarsi un panino) e si vuole essere schermati da pioggia, vento e neve.

Insomma, se non lo aveste capito consiglio caldamente il suo acquisto: ad un prezzo di mercato che oscilla tra i 20 e i 35 euro è sicuramente un prodotto valido che non intaccherà pesantemente le vostre finanze.

 

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