La sezione più settentrionale del Kungsleden è la più lunga (circa 109 km), la più iconica, ma anche la più frequentata di tutto il Kungsleden. In particolare la porzione da Abisko a Singi conosce un vero “affollamento” (per i canoni lapponi) durante i mesi estivi. Le hut sono frequenti lungo tutto il percorso e diverse vendono generi alimentari sufficienti per minimizzare le scorte da dover trasportare nel proprio zaino. Il sentiero e la segnaletica sono sempre chiari e sebbene si tocchi il punto più elevato di tutto il Kungsleden, non si incontrano particolari difficoltà lungo il cammino.

Chi dovrebbe percorrere il Faroe Islands Traverse?
La Traversata delle Isole Faroe è un percorso ideato per l’escursionista medio, a patto che sappia gestire passaggi esposti sulle scogliere, che sappia “leggere” per tempo i cambiamenti del tempo traendone le giuste conseguenze e che sappia orientarsi nei punti sprovvisti di traccia o con traccia poco chiara. È sicuramente un percorso adatto agli innamorati della fotografia, in quanto le Isole Faroe sono tra i luoghi più fotogenici al mondo. È anche un percorso per chi voglia camminare in solitudine, ma con la sicurezza di non essere mai troppo lontano dalla civiltà.
Come arrivare
L’Abisko Turist Station, punto di partenza del Kungsleden, si trova a un paio di chilometri dal centro di Abisko, ma può essere raggiunta facilmente sia via treno che via bus (in entrambi i casi vi è una fermata specifica, da non confondere con la stazione di Abisko Ostra).
Come tornare
Da Vakkotavare è possibile raggiungere via bus Jokkmokk (gli orari cambiano frequentemente, quindi è bene informarsi presso una delle hut precedenti a quella di Vakkotavare). Da Jokkmokk sono presenti diverse possibilità per ritornare a Stoccolma.
Itinerario
Questa sezione del Kungsleden, la più lunga con i suoi 109 km, passa in prossimità di 8 hut STF, 1 shelter e 2 Mountain Stations (Abisko Turist Station e Saltoluokta Mountain Station, raggiungibile da Vakkotavare via bus e traghetto). Sarà necessario attraversare il lago di Teusajaure, a remi o pagando il passaggio con una barca a motore.
- Tappa 1: da Abisko Turist Station a Abiskojaurestugorna
- Tappa 2: da Abiskojaurestugorna a Alesjaurestugorna
- Tappa 3: da Alesjaurestugorna a Tjaktjastugan
- Tappa 4: da Tjaktjastugan a Salkastugan
- Tappa 5: da Salkastugan a Singistugorna
- Tappa 6: da Singistugorna a Teusajaurestugorna
- Tappa 7: da Teusajaurestugorna a Vakkotavare
Segnaletica
L’itinerario consigliato si svolge su cinque principali tipologie di traccia: strada asfaltata, strada sterrata, sentiero con traccia chiara, sentiero con traccia poco chiara o assente, assenza di sentiero.
Strada asfaltata –> a nessun thru-hiker che si rispetti piace camminare sull’asfalto, magari con automobili e camion a fargli il pelo, ma nelle Isole Faroe è spesso necessario, a meno che non si sia escursionisti particolarmente esperti in grado di muoversi fuori sentiero per lunghi tratti. La strada asfaltata diviene obbligatoria nel passaggio da un isola ad un’altra, percorrendo un ponte o un tunnel sottomarino. In particolar modo per i tunnel sottomarini (lunghi e stretti) è assolutamente sconsigliato percorrerli a piedi: si suggerisce di fare autostop (è sicuro e molto semplice) o di prendere un bus. Laddove sia previsto un passaggio per strada asfaltata, verrà presentata l’opzione bus (con tanto di orari) se disponibile, e una possibile via off-route (fuori sentiero) per chi volesse muoversi rigorosamente a piedi lontano dall’asfalto.
Strada sterrata –> questa tipologia di strade, raramente frequentate da automezzi, fungono spesso da collegamento tra un sentiero e una strada asfaltata, e consentono all’hiker di riposare i piedi e/o di mantenere un’andatura più sostenuta, anche se per tratti relativamente brevi. Ho scelto quindi di non evitare le strade sterrate, ma il loro numero rimane comunque esiguo nella totalità dell’itinerario.
Sentiero con traccia chiara –> alcuni sentieri sono particolarmente turistici, la traccia risulta sempre molto chiara e sono frequenti i cairns (omini di pietre, segnavia), anche di dimensioni ragguardevoli. Sebbene spesso molto frequentati (sarebbe meglio dire abbastanza frequentati, il numero di escursionisti è ancora decisamente basso nelle Faroe), diversi di questi sentieri sono stati inclusi nell’itinerario per la bellezza dei posti raggiunti e/o per la valenza naturalistica del sentiero stesso.
Sentiero con traccia poco chiara o assente –> sebbene alcuni sentieri che rientrano in questa categoria siano proposti ai turisti anche dall’ufficio turistico delle Faroe, non si dovrebbe sottovalutare l’impegno che queste antiche vie di comunicazione riservano all’escursionista. In questa categoria troviamo sentieri che, sebbene delineati nel loro svolgimento dalla presenza di cairns, non presentano una traccia riconoscibile (o riconoscibile solo a tratti), sia a causa della tipologia di terreno, sia per l’esiguo numero di escursionisti che li percorrono. Questi sentieri costituiscono la maggior parte dei tracciati inclusi in questa guida.
Assenza di sentiero –> nonostante abbia cercato di ridurre al minimo le porzioni di itinerario in assenza di sentiero, vi sono alcuni brevi tratti in cui è necessario muoversi in totale autonomia. Ogni qualvolta vi fosse un tratto in assenza di sentiero riporterò un’alternativa via strada asfaltata, con o senza mezzi pubblici. In aggiunta ai rischi che presenterò di seguito, è possibile che alcuni locali risultino infastiditi nel vedervi camminare fuori sentiero all’interno della loro proprietà (in alcune zone è espressamente vietato e vi è un forte rischio multe). Le porzioni di itinerario in assenza di sentiero che presento in questa guida sono però lontane dalle abitazioni e da aree in cui sia vietata la percorrenza.
Rifornimenti
Il paese di Abisko, raggiungibile con una facile passeggiata di 2 km dall’Abisko TuristStation, ospita un supermercato piuttosto grande e ben fornito. L’Abisko TuristStation ospita un minimarket che vende anche articoli per l’outdoor (bombole per il gas comprese), ma i prezzi sono più elevati. Lungo il percorso è possibile rifornirsi presso i seguenti rifugi: Abiskojaurestugorna, Alesjaurestugorna, Salkastugan, Kaitumjaurestugorna. Alcuni di questi rifugi accettano il pagamento via carta di credito (anche le carte bancomat-Maestro vanno bene). Si ricorda che presso i rifugi la scelta dei viveri è limitata e nei periodi di grande affluenza turistica le scorte possono esaurirsi rapidamente. Si consiglia quindi di trasportare viveri per circa 3 giorni da integrare dove possibile.
Alloggi
Questa sezione del Kungsleden è la meglio attrezzata e ospita anche i rifugi più grandi e con più posti letto. Nonostante ciò è facile trovare i rifugi completamente pieni. Si consiglia quindi di dotarsi di un riparo leggero (un tarp o una tenda ultraleggera) e di campeggiare wild in una delle migliaia di aree adatte lungo il percorso o nei pressi dei rifugi in modo da sfruttare i servizi.
Tappe consigliate
L’itinerario è corredato di traccia GPS (scaricabile dal link che si apre cliccando sulla mappa) ma quest’ultima deve essere utilizzata solo come indicazione approssimativa: la navigazione dovrà sempre essere affidata alla presenza di cairns, di una traccia chiara o all’individuazione dei passaggi più semplici, o più in generale al buonsenso.
Tappa 1: da Abisko Turist Station a Abiskojaurestugorna
Lunghezza: 17 km
Dislivello: +100 m
Un comodo sentiero in terra battuta parte dall’Abisko Turist Station, segue il corso del fiume Abiskojakka attraversando boschi di betulle e conifere, quindi contorna in quota il lago di Abiskojaure. Al margine meridionale del lago si arriva ad un bivio: prendendo a destra il sentiero che conduce ad un ponte si arriva in cinque minuti al rifugio di Abiskojaurestugorna. Ottima segnaletica lungo tutto il percorso, passerelle in legno per i punti acquitrinosi. Panorami vasti e suggestivi. Campeggio consentito solo nei pressi del rifugio e in due aree attrezzate nel Parco Nazionale di Abisko.
Tappa 2: da Abiskojaurestugorna a Alesjaurestugorna
Lunghezza: 22 km
Dislivello: +300 m
Il sentiero lascia l’Abiskojaure per risalire un ripido pendio fino al secondo Dag Hammarskjold Meditation Point. Si procede in leggera salita su terreno roccioso fino a raggiungere e attraversare la valle Garddenvaggi con vista sui laghi di Alesjaure. Il sentiero scende fino a raggiungere la sponda del lago Alisjavri da cui è possibile imbarcarsi (solo in certi orari, necessario issare una bandiera per richiedere l’intervento del battello) su barca a motore per raggiungere il rifugio di Alesjaure, risparmiando 8 km di cammino attraverso terreni paludosi e con vegetazione alta. Segnaletica buona, traccia chiara, panorami molto estesi.
Tappa 3: da Alesjaurestugorna a Tjaktjastugan
Lunghezza: 13 km
Dislivello: +200 m
Dal rifugio di Alesjaure il sentiero prosegue in piano su terreni paludosi agevolmente superati tramite lunghe passerelle di legno. Si piega quindi verso sud e ci si inerpica su terreno via via più roccioso fino a raggiungere un ponte per il rifugio Tjaktjastugan. Essendo una tappa breve, è possibile proseguire fino allo shelter (bivacco) sul passo di Tjaktja o, se si è ottimi camminatori, raggiungere il rifugio di Salka. Si sconsiglia il pernottamento nello shelter a causa del suo stato di abbandono. La traccia è chiara.
Tappa 4: da Tjaktjastugan a Salkastugan
Lunghezza: 12,5 km
Dislivello: -150 m
Dal rifugio di Tjaktjastugan si prosegue su sentiero sassoso per circa 4 km fino allo shelter di Tjaktjapasset, che si raggiunge con una breve ma faticosa salita su un pendio piuttosto ripido. La discesa dal passo verso la Tjaktjasvaggi ha una discreta pendenza e può presentare dei rischi in caso di terreno bagnato. Durante la discesa si può deviare leggermente per raggiungere il terzo Dag Hammarskjold Meditation Point. Per traccia chiara, ma su terreno misto (roccioso e acquitrinoso), si raggiunge in falsopiano il rifugio di Salka, visibile solo all’ultimo. Vista mozzafiato dal passo di Tjaktja sull’omonima valle. È possibile proseguire fino a raggiungere il rifugio di Singi, numerose aree adatte al campeggio durante il tragitto.
Tappa 5: da Salkastugan a Singistugorna
Lunghezza: 12 km
Dislivello: -100 m
Si prosegue lungo la Tjaktjasvaggi, superando inizialmente un modesto rilievo e poi continuando in leggera discesa su ottima traccia fino a raggiungere il rifugio Singistugorna. Prima del rifugio è segnalato il bivio che permette di imboccare il sentiero che porta alla vetta del Kebnekaise, la più alta montagna di Svezia. Da Singi è possibile uscire dal Kungsleden e proseguire lungo il Dag Hammarskjoldsleden fino a raggiungere Nikkaluokta. Proseguendo oltre Singi si raggiungono in breve idilliaci spot per il campeggio, consigliati in particolare nell’area tra il lago Tjaksajokk e il monte Stuor Jerta.
Tappa 6: da Singistugorna a Teusajaurestugorna
Lunghezza: 22 km
Dislivello: -200 m
Dal rifugio di Singi si prosegue intuitivamente lungo la Tjaktjasvagge fino a raggiungerne il termine sulle sponde del lago Kaitumjaure. Attraversando una fitta foresta si lascia sulla propria sinistra il lago e, dopo una breve salita, si raggiunge l’altopiano di Muorki. Si prosegue in piano per pochi chilometri per poi scendere nuovamente e raggiungere la hut presso il lago Teusajaure. Traccia chiara. Possibilità di accorciare la tappa pernottando nel rifugio di Kaitumjaure o campeggiando nelle vicinanze.
Tappa 7: da Teusajaurestugorna a Vakkotavare
Lunghezza: 15 km
Dislivello: -80 m
Dal rifugio di Teusajaure si attraversa l’omonimo lago mediante barca a remi o prenotando un passaggio (a pagamento) con una barca a motore. Arrivati sull’altra sponda ci si inerpica per diversi chilometri fino a raggiungere un altipiano (dislivello positivo di circa 400 metri). È bene considerare che una volta lasciato il lago alle proprie spalle, non si incontrano corsi d’acqua fino a quando non si è raggiunta la sommità del plateau. Qui andrà effettuato un semplice guado, mentre per attraversare un torrente un po’ più impetuoso si può raggiungere un ponte (bisogna discostarsi dal sentiero principale, seguendo le indicazioni per “Bro”, che significa “ponte”). Superati questi corsi d’acqua la vista spazia sull’alto gruppo montuoso del Sarek. Si prosegue verso sud e si ridiscende verso il lago Akkajaure. Appena iniziata la discesa, in corrispondenza del limitare degli alberi, è possibile trovare dei buoni punti per campeggiare. Sulla sponda del lago, immediatamente nei pressi della strada, si trova la hut di Vakkotavare, presso cui è possibile alloggiare. Si sconsiglia di campeggiare nei pressi in quanto non vi sono zone adatte.
Difficoltà
Questa sezione non presenta difficoltà particolari, e i rischi sono perlopiù legati alle condizioni meteorologiche: in caso di forte precipitazioni è il caso di non procedere lungo il cammino. Sebbene la traccia sia praticamente sempre ottima, è bene inoltre evitare di incamminarsi se la visibilità è scarsa. La criticità più rilevante da considerare è che in caso di infortunio le distanze da percorrere per raggiungere la civiltà possono essere anche notevoli.
La presenza di animali potenzialmente pericolosi è limitata all’orso e al ghiottone, ma il rischio di imbattersi in questi animali è così basso da rendere un loro avvistamento una vera fortuna!
Clima
Durante l’estate, da metà giugno a metà agosto, le temperature rimangono attorno ai 10°, con lievi variazioni tra minime e massime. Nei mesi invernali le temperature scendono oltre i -10°, e non è insolito sperimentare anche i -30°C. La piovosità è piuttosto elevata, ma raramente si scatenano episodi temporaleschi. Essendo un’area molto aperta il vento è spesso molto forte.
Vie di fuga
L’unica via di fuga è la deviazione da Singi verso Nikkaluokta, che comunque dista circa 30 km.
Equipaggiamento
L’equipaggiamento per una traversata a piedi delle isole Faroe deve necessariamente includere giacca e pantaloni impermeabili, scarpe o scarponi con una suola che faccia ben presa sul fango e uno strato intermedio in pile per mantenersi caldi durante il cammino. L’unica vera accortezza per le Faroe ricade sul riparo: nonostante sia esperto nel suo utilizzo, ho avuto qualche problema con il tarp a causa delle raffiche di vento fortissime (anche superiori ai 100 km/h); consiglio quindi l’uso di una tenda, meglio se autoportante, di tipo geodetico o a tunnel. In generale le tende con una verticale superiore ai 110 cm potrebbero essere messe a dura prova.
Altre informazioni
- Valuta: corona danese.
- Lingua: Nelle Faroe le lingue ufficiali sono il faroese (simile all’islandese) e il danese, ma esprimendosi in inglese non si avranno problemi a comunicare con la maggior parte dei locali.
- Rete telefonica: Nonostante siano formalmente parte del Regno di Danimarca (assieme alla Danimarca e alla Groenlandia), le Faroe non fanno parte dell’Unione Europea e non ne addottano quindi le leggi. Diversamente che in Danimarca non sarà quindi possibile usufruire del proprio piano tariffario per l’uso del telefono e la connessione internet. Molte aree delle Faroe non sono in ogni caso raggiunte dalla rete telefonica.
Ma è possibile in qualche prenotare gli accampamenti? È sconsigliato per chi ha poca confidenza con le tende?
Ciao Matteo, è possibile prenotare un posto nelle hut ma non è necessario se si vuole dormire con la propria tenda nei pressi (lo spazio non manca).
Sicuramente il Kungsleden non è consigliabile a chi non ha confidenza con le tende o non ha un equipaggiamento adeguato: le condizioni meteo possono essere davvero inclementi!
Ciao Robin! Complimenti per il sito! Stiamo sfruttando le tue preziose informazioni per organizzare una parte del Kungsleden a inizio agosto. Che tu sappia, il sentiero che porta alla vetta del Kebnekaise è fattibile con un “allungo” nella tappa 5 oppure bisogna dedicare una giornata solo a quello? Non so dove trovare info su lunghezza e tempo di percorrenza. Grazie!
Ciao Giorgia, grazie per i complimenti! Tutto è fattibile ovviamente, ma vi consiglio caldamente di raggiungere la stazione a valle del Kebnekaise, pernottare nella Mountain Station, lasciare lì gli zaini pesanti e dedicare una giornata alla salita del monte con equipaggiamento leggero!
Ciao Robin, quindi per fare un recap:
ci consigli di arrivare alla fine della tappa 4 alla Mountain Station a valle del Kabnekaise, pernottare e dedicare un giorno alla vetta.
Ma secondo te, in un giorno solo è fattibile fare la vetta e arrivare alla fine della tappa 5 ad accamparsi nell’area tra il lago Tjaksajokk e il monte Stuor Jerta? O è troppo?
Grazie mille
Andrea
No no, se volete scalare il Kebnekaise vi consiglio di arrivare a Singi, quindi “uscire” dal Kungsleden continuando lungo il Dag Hammarskjoldsleden fino ad arrivare alla Kebnekaise Mountain Station. Lì potrete noleggiare i ramponi (vi sapranno dire se sono necessari o meno) e lasciare il vostro bagaglio.
Dedicate un’intera giornata alla scalata. Il giorno successivo potrete tornare sui vostri passi per rimettervi nel Kungsleden oppure continuare fino a Nikkaluokta e terminare il trekking.
Ahn, attenzione che prima di arrivare a Singi si trova un’indicazione per il Kebnekaise. Quella via è più difficile e non segnalata: non percorretela a meno che non siate buoni alpinisti.
Grazie per le preziose informazioni.
Vorrei sapere se salire al Kebnekaise presenta particolari difficolta’, tipo tratti esposti ecc ecc.
Grazie
Ciao Robin! Grazie mille per tutte queste informazioni!! Io e un gruppo di amici faremo proprio questa prima parte del Kungsleden tra due settimane, e dormiremo in tenda. Ho letto quello che hai scritto sul fatto che sconsigli questo trekking a chi non ha confidenza con la tenda…ma in che senso? Perché potrebbe essere disagevole, o perché ravvisi dei rischi dovuti al maltempo? P.s. questo è il mio primo Trek in tenda!!! Grazie 😊
Ciao Chiara! Allora, a mio avviso il Kungsleden non è un trekking molto impegnativo, ma non dovrebbe rappresentare la prima esperienza in tenda a causa principalmente del meteo: se siete fortunati non avrete problemi, ma dovete essere consapevoli che potrete trovare giornate di maltempo, con vento forte e, se vi accamperete sugli altipiani, anche neve. Cercate di prendere confidenza con il setup delle vostre tende, in modo da saperle montare velocemente anche con vento forte. Evitate di accamparvi vicino ai corsi d’acqua o su terreni torbosi.
Buona avventura!
Grazie per le preziose informazioni.
Vorrei sapere se salire al Kebnekaise presenta particolari difficolta’, tipo tratti esposti ecc ecc.
Grazie
Dipende dalle condizioni del ghiacciaio: la cresta sommitale può essere una “semplice” camminata su neve compatta o diventare una complicata lamina di ghiaccio. In ogni caso andrebbe affrontata come un’ascensione alpinistica, con ramponi e piccozza, anche se c’è ogni anno chi lo percorre senza dispositivi di sicurezza (sbagliando).
Ciao sono una ragazza e vorrei fare tutto il percorso da Abisko fino a Hevaman ma senza tenda quindi con una camera e un bagno solo per me. Ho guardato il sito ufficiale ma non e’ facile capire dove prenotare per avere questo tipo di sevizio.
Mi sapresti aiutare o consigliare un agenzia che può aiutarmi a prenotare le varie tappe?
Grazie.
Elisa
Ciao Elisa, non esistono agenzie che facciano un simile servizio e non è possibile pensare di percorrere tutto il Kungsleden senza tenda in quanto tutta la sezione da Kvikkjokk a Jakkvik è sprovvista di rifugi. Inoltre nei rifugi esistenti lungo il percorso non c’è la possibilità di avere camere private né, tantomeno, bagni privati. Anzi, ogni rifugio ha solo una latrina posta in un edificio separato a qualche centinaio di metri dal rifugio. Considera che il Kungsleden è un percorso di trekking in un luogo selvaggio e remoto d’Europa e non deve essere considerato alla stregua di cammini come quello di Santiago o la Via Francigena.
Ciao Robin,
stavamo progettando di fare il percorso la prossima estate da Abisko, prenotando tutte le soste nei rifugi e chiudendo a Nikkaluotka. Ritieni che la tenda sia comunque necessaria?
E inoltre, nella malaugurata ipotesi di un incidente, quali sono le possibilità concrete di richiedere soccorso?
Grazie, ciao.
Fabio
Ciao Fabio, percorrere un itinerario in Lapponia senza una tenda a mio avviso non è una buona idea, ma se riuscite a riservarvi dei posti letto in tutti i rifugi potete arrischiarvi. Ti ricordo che i rifugi sono molto spartani e privi di molti dei confort a cui siamo abituati. Se non hai un telefono satellitare o un comunicatore satellitare, l’unico modo per richiedere soccorso è utilizzare i telefoni di SOS. Questi si trovano presso tutti i rifugi e presso un paio di shelter lungo il Kungsleden. D’estate è poi piuttosto frequente incontrare altri escursionisti a cui chiedere aiuto, ma siate consapevoli che non avrete modo di usare il vostro telefono in caso di emergenze.
Buona avventura!
Buongiorno,
sto organizzando una settimana a Marzo con sci e slitta nella parte nord, da Abisko fino a Vakkotavare.
Ho la necessità di essere connesso (non costantemente) telefonicamente.
Per esperienza tua, come è il segnale in questa zona lungo il classico percorso della Kungsleden?
Grazie in anticipo per la risposta.
Ciao Lorenzo, nella tratta da te indicata non puoi contare sul segnale telefonico. Potresti averlo solo il primo e l’ultimo giorno, ma anche lì dipende dall’operatore telefonico a cui si aggancerà il tuo telefono. In bocca al lupo per la tua avventura!
Robin