Date:
22 luglio - 25 luglio 2024
Durata:
4 giorni
N° partecipanti:
min. 3 - max. 8
Info generali:
Programma:
Tipologia:
Per chi è il viaggio:
Livello:
Sistemazioni:
Costo:
Le Cime d’Auta sono un sottogruppo della Marmolada che si estende dal passo della Forca Rossa fino ad includere il Sasso Bianco. Poco noto e frequentato rispetto ai famosi gruppi che lo attorniano (Marmolada, Civetta, Pale di San Martino), conserva un fascino selvaggio difficilmente riscontrabile in quest’area delle Dolomiti. Molti sentieri sono ormai poco più che vaghe tracce e non è raro imbattersi nella ricca fauna che popola queste montagne (stambecco, camoscio, cervo, muflone, lupo, aquila, marmotte, etc).
La traversata delle Auta non è un trekking per tutti, ma è in grado di regalare emozioni impagabili e al suo termine la sensazione è quella di aver compiuto una grande impresa!
Luglio è uno dei mesi migliori per effettuare trekking di più giorni sulle Alpi: le temperature sono mediamente alte e, al di fuori di certi percorsi alpinistici, il rischio di trovare sezioni innevate è basso. Risultano invece comuni i fenomeni temporaleschi pomeridiani, che ci “forzeranno” a partenze di buon ora e ad arrivi nel sito del campo entro metà pomeriggio.
Le temperature notturne possono raggiungere valori minimi vicini allo 0 termico mentre quelle diurne oscillano tra i +10 e i +25°C.
Il segnale telefonico non è sempre presente lungo l’intero percorso e dipende enormemente dal proprio operatore.
È consigliabile mantenere il telefono in modalità offline durante l’intera escursione, soprattutto per vivere al meglio l’esperienza.
Lo spirito di adattamento e la voglia di isolarsi dal mondo esterno saranno requisiti fondamentali di questa avventura.
Dal punto di ritrovo presso Malga Ciapela ci incammineremo lungo un comodo sentiero che ci porterà a risalire la splendida Val di Franzedas, una valle poco frequentata tra le Cime d’Auta e il Monte Fop. Monteremo il campo in quota, all’estremità superiore della valle, quindi il giorno successivo oltrepasseremo il panoramico Passo del Col Becher (con vista mozzafiato sull’Altopiano delle Pale di San Martino e il Civetta) per ridiscendere attraverso ghiaioni e mugheti fino al margine del bosco di abeti e alla Baita Giovanni Paolo I. Dopo una pausa di ristoro proseguiremo nel bosco seguendo un sentiero a tratti ostico fino a raggungere la Baita Colmont, uno dei bivacchi più belli e suggestivi delle Dolomiti.
Non senza fatica risaliremo i pascoli fino a conquistare la Forcella del Lech dei Negher da cui potremo ammirare il piccolo lago incastonato tra le montagne. Il sentiero ci porterà a costeggiare il lago per poi ridiscendere fino all’imbocco della Val Miniera dove collocheremo il nostro secondo campo. Questa zona è popolata da marmotte, stambecchi e camosci, e non è difficile avvistarli.
Il terzo giorno aggireremo il monte Pianezze (ma se le gambe sono ancora buone potremo persino attraversarlo per ammirare gli scenici prati sommitali) per ridiscendere all’omonima baita. Da qui prenderemo un sentiero ormai dimenticato dai più che, non senza difficoltà, ci porterà a ricongiungerci con il sentiero che risale la Forcella di Valbona. La salita alla Forcella è lunga, faticosa e nell’ultimo tratto anche esposta e poco tracciata, ma il panorama è davvero suggestivo e la sensazione dominante è quella di trovarci in un luogo incredibilmente selvaggio.
Scenderemo quindi un poco dal lato settentrionale della forcella fino ad un suggestivo sito per il campo con un’impagabile vista sulla Marmolada al tramonto. L’ultimo giorno ci aspetta la tappa più lunga, ma perlopiù in discesa, per aggirare il Sasso Bianco e ridiscendere in valle fino a raggiungere l’abitato di Bosco Verde. Qui, dopo un adeguato rinfresco al bar del paese, prenderemo il bus che in pochi minuti ci riporterà a Malga Ciapela.
IMPORTANTE.
Le condizioni meteo in Dolomiti, così come più in generale nell’intero arco alpino, possono cambiare molto velocemente e i temporali estivi possono risultare pericolosi soprattutto lungo i tratti del percorso più esposti alle intemperie. La guida si riserva per tanto il diritto di apportare modifiche all’itinerario per salvaguardare l’intero gruppo.
La Traversata delle Cime d’Auta è un percorso non ufficiale che attraversa questa catena montuosa evitando itinerari alpinistici. Il percorso che affronteremo sarà di soli 30 km e con un dislivello positivo totale di circa 2550m. Durante il trekking della durata di 4 giorni praticheremo il “wild camping” ovvero dormiremo in tenda accampati in luoghi più o meno remoti e saremo in totale autonomia dal punto di vista dei viveri e dell’attrezzatura.
La difficoltà delle tappe è variabile ma ogni giorno sarà necessario il superamento di circa 800 metri di dislivello positivo.
Le tappe si svolgono sia lungo buoni sentieri sia su vaghe tracce, e sono probabili anche attraversamenti in assenza di traccia. In alcuni punti il terreno è sconnesso e disagevole. Anche il trasporto di 4 giorni di viveri contribuirà ad accrescere la difficoltà del percorso aumentando il peso dello zaino.
Questo trekking è ideale per escursionisti in buona forma fisica che vogliano cimentarsi in un trekking di più giorni in totale autonomia e lungo un percorso inedito, selvaggio e poco “accomodante”. Lo spirito di adattamento e la voglia di isolarsi dal mondo esterno saranno requisiti fondamentali di questa avventura.
Nonostante le tappe siano di lunghezza contenuta (massimo 11 km, mediamente 7 km) e il dislivello giornaliero medio non superi gli 800 metri, l’autonomia viveri di 4 giorni e il terreno spesso complesso rendono questo trekking adatto solamente a chi è già pratico di escursioni in montagna e in stato di buona forma fisica.
I viaggi The Walking Robin sono gli unici in cui incluso nel prezzo viene fornito l’uso di equipaggiamento da thru-hiking di qualità. Noi siamo per il contatto diretto e autentico con la natura. Niente portatori, muli da soma o navette per il trasferimento bagagli.
Affinché il viaggio non risulti una sofferenza è però necessario avere un equipaggiamento adeguato, che sia leggero ma al tempo stesso comodo e affidabile. The Walking Robin ti fornisce tutto il necessario.
Tutti i pernottamenti saranno in tenda, in modalità “wild camping“, ovvero in assenza di strutture di servizio come bagni, docce e cucine.
In caso di condizioni particolarmente avverse ci appoggeremo ai bivacchi presenti in diversi punti lungo il percorso. Nei bivacchi è spesso presente una stufa a legna e alcuni letti o, in loro vece, delle piattaforme in legno su cui distendere i propri materassini.
La direzione tecnica di questo viaggio è gestita da Viaggi e Miraggi, tour operator leader in Italia nel campo del turismo responsabile.
Se si vuole partecipare, una volta effettuato il colloquio telefonico obbligatorio con la guida, prenotabile dall’apposito modulo sottostante, l’iscrizione e il pagamento della quota, come anche la prenotazione dei biglietti aerei se richiesto, saranno gestiti da Viaggi e Miraggi.
Leggi le nostre FAQ altrimenti scrivici: la nostra guida ti risponderà quanto prima.
The Walking Robin propone viaggi ed esperienze di trekking adatte a tutte le tipologie di escursionisti. Siamo qui per guidarti nella scelta.
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Prenota una telefonata con la nostra guida. Sarai richiamato nella data e all’orario scelti.
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