Kungsleden – Sezione 1: da Abisko a Vakkotavare

La sezione più settentrionale del Kungsleden è la più lunga (circa 109 km), la più iconica, ma anche la più frequentata di tutto il Kungsleden. In particolare la porzione da Abisko a Singi conosce un vero “affollamento” (per i canoni lapponi) durante i mesi estivi. Le hut sono frequenti lungo tutto il percorso e diverse vendono generi alimentari sufficienti per minimizzare le scorte da dover trasportare nel proprio zaino. Il sentiero e la segnaletica sono sempre chiari e sebbene si tocchi il punto più elevato di tutto il Kungsleden, non si incontrano particolari difficoltà lungo il cammino.

Perché percorrerlo

Come arrivare

L’Abisko Turist Station, punto di partenza del Kungsleden, si trova a un paio di chilometri dal centro di Abisko, ma può essere raggiunta facilmente sia via treno che via bus (in entrambi i casi vi è una fermata specifica, da non confondere con la stazione di Abisko Ostra).

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Come tornare

Da Vakkotavare è possibile raggiungere via bus Jokkmokk (gli orari cambiano frequentemente, quindi è bene informarsi presso una delle hut precedenti a quella di Vakkotavare). Da Jokkmokk sono presenti diverse possibilità per ritornare a Stoccolma.

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Itinerario

Questa sezione del Kungsleden, la più lunga con i suoi 109 km, passa in prossimità di 8 hut STF, 1 shelter e 2 Mountain Stations (Abisko Turist Station e Saltoluokta Mountain Station, raggiungibile da Vakkotavare via bus e traghetto). Sarà necessario attraversare il lago di Teusajaure, a remi o pagando il passaggio con una barca a motore.

  • Tappa 1: da Abisko Turist Station a Abiskojaurestugorna
  • Tappa 2: da Abiskojaurestugorna a Alesjaurestugorna
  • Tappa 3: da Alesjaurestugorna a Tjaktjastugan
  • Tappa 4: da Tjaktjastugan a Salkastugan
  • Tappa 5: da Salkastugan a Singistugorna
  • Tappa 6: da Singistugorna a Teusajaurestugorna
  • Tappa 7: da Teusajaurestugorna a Vakkotavare

Segnaletica

Lungo tutto il percorso esiste una segnaletica dedicata.

Rifornimenti

Il paese di Abisko, raggiungibile con una facile passeggiata di 2 km dall’Abisko TuristStation, ospita un supermercato piuttosto grande e ben fornito. L’Abisko TuristStation ospita un minimarket che vende anche articoli per l’outdoor (bombole per il gas comprese), ma i prezzi sono più elevati. Lungo il percorso è possibile rifornirsi presso i seguenti rifugi: Abiskojaurestugorna, Alesjaurestugorna, Salkastugan, Kaitumjaurestugorna. Alcuni di questi rifugi accettano il pagamento via carta di credito (anche le carte bancomat-Maestro vanno bene). Si ricorda che presso i rifugi la scelta dei viveri è limitata e nei periodi di grande affluenza turistica le scorte possono esaurirsi rapidamente. Si consiglia quindi di trasportare viveri per circa 3 giorni da integrare dove possibile.

Alloggi

Questa sezione del Kungsleden è la meglio attrezzata e ospita anche i rifugi più grandi e con più posti letto. Nonostante ciò è facile trovare i rifugi completamente pieni. Si consiglia quindi di dotarsi di un riparo leggero (un tarp o una tenda ultraleggera) e di campeggiare wild in una delle migliaia di aree adatte lungo il percorso o nei pressi dei rifugi in modo da sfruttare i servizi.

Tappe consigliate

Tappa 1: da Abisko Turist Station a Abiskojaurestugorna

Lunghezza: 17 km
Dislivello: +100 m

Un comodo sentiero in terra battuta parte dall’Abisko Turist Station, segue il corso del fiume Abiskojakka attraversando boschi di betulle e conifere, quindi contorna in quota il lago di Abiskojaure. Al margine meridionale del lago si arriva ad un bivio: prendendo a destra il sentiero che conduce ad un ponte si arriva in cinque minuti al rifugio di Abiskojaurestugorna. Ottima segnaletica lungo tutto il percorso, passerelle in legno per i punti acquitrinosi. Panorami vasti e suggestivi. Campeggio consentito solo nei pressi del rifugio e in due aree attrezzate nel Parco Nazionale di Abisko.

Tappa 2: da Abiskojaurestugorna a Alesjaurestugorna

Lunghezza: 22 km
Dislivello: +300 m

Il sentiero lascia l’Abiskojaure per risalire un ripido pendio fino al secondo Dag Hammarskjold Meditation Point. Si procede in leggera salita su terreno roccioso fino a raggiungere e attraversare la valle Garddenvaggi con vista sui laghi di Alesjaure. Il sentiero scende fino a raggiungere la sponda del lago Alisjavri da cui è possibile imbarcarsi (solo in certi orari, necessario issare una bandiera per richiedere l’intervento del battello) su barca a motore per raggiungere il rifugio di Alesjaure, risparmiando 8 km di cammino attraverso terreni paludosi e con vegetazione alta. Segnaletica buona, traccia chiara, panorami molto estesi.

Tappa 3: da Alesjaurestugorna a Tjaktjastugan

Lunghezza: 13 km
Dislivello: +200 m

Dal rifugio di Alesjaure il sentiero prosegue in piano su terreni paludosi agevolmente superati tramite lunghe passerelle di legno. Si piega quindi verso sud e ci si inerpica su terreno via via più roccioso fino a raggiungere un ponte per il rifugio Tjaktjastugan. Essendo una tappa breve, è possibile proseguire fino allo shelter (bivacco) sul passo di Tjaktja o, se si è ottimi camminatori, raggiungere il rifugio di Salka. Si sconsiglia il pernottamento nello shelter a causa del suo stato di abbandono. La traccia è chiara.

Tappa 4: da Tjaktjastugan a Salkastugan

Lunghezza: 12,5 km
Dislivello: -150 m

Dal rifugio di Tjaktjastugan si prosegue su sentiero sassoso per circa 4 km fino allo shelter di Tjaktjapasset, che si raggiunge con una breve ma faticosa salita su un pendio piuttosto ripido. La discesa dal passo verso la Tjaktjasvaggi ha una discreta pendenza e può presentare dei rischi in caso di terreno bagnato. Durante la discesa si può deviare leggermente per raggiungere il terzo Dag Hammarskjold Meditation Point. Per traccia chiara, ma su terreno misto (roccioso e acquitrinoso), si raggiunge in falsopiano il rifugio di Salka, visibile solo all’ultimo. Vista mozzafiato dal passo di Tjaktja sull’omonima valle. È possibile proseguire fino a raggiungere il rifugio di Singi, numerose aree adatte al campeggio durante il tragitto.

Tappa 5: da Salkastugan a Singistugorna

Lunghezza: 12 km
Dislivello: -100 m

Si prosegue lungo la Tjaktjasvaggi, superando inizialmente un modesto rilievo e poi continuando in leggera discesa su ottima traccia fino a raggiungere il rifugio Singistugorna. Prima del rifugio è segnalato il bivio che permette di imboccare il sentiero che porta alla vetta del Kebnekaisela più alta montagna di Svezia. Da Singi è possibile uscire dal Kungsleden e proseguire lungo il Dag Hammarskjoldsleden fino a raggiungere Nikkaluokta. Proseguendo oltre Singi si raggiungono in breve idilliaci spot per il campeggio, consigliati in particolare nell’area tra il lago Tjaksajokk e il monte Stuor Jerta.

Tappa 6: da Singistugorna a Teusajaurestugorna

Lunghezza: 22 km
Dislivello: -200 m

Dal rifugio di Singi si prosegue intuitivamente lungo la Tjaktjasvagge fino a raggiungerne il termine sulle sponde del lago Kaitumjaure. Attraversando una fitta foresta si lascia sulla propria sinistra il lago e, dopo una breve salita, si raggiunge l’altopiano di Muorki. Si prosegue in piano per pochi chilometri per poi scendere nuovamente e raggiungere la hut presso il lago TeusajaureTraccia chiara. Possibilità di accorciare la tappa pernottando nel rifugio di Kaitumjaure o campeggiando nelle vicinanze.

Tappa 7: da Teusajaurestugorna a Vakkotavare

Lunghezza: 15 km
Dislivello: -80 m

Dal rifugio di Teusajaure si attraversa l’omonimo lago mediante barca a remi o prenotando un passaggio (a pagamento) con una barca a motore. Arrivati sull’altra sponda ci si inerpica per diversi chilometri fino a raggiungere un altipiano (dislivello positivo di circa 400 metri). È bene considerare che una volta lasciato il lago alle proprie spalle, non si incontrano corsi d’acqua fino a quando non si è raggiunta la sommità del plateau. Qui andrà effettuato un semplice guado, mentre per attraversare un torrente un po’ più impetuoso si può raggiungere un ponte (bisogna discostarsi dal sentiero principale, seguendo le indicazioni per “Bro”, che significa “ponte”). Superati questi corsi d’acqua la vista spazia sull’alto gruppo montuoso del Sarek. Si prosegue verso sud e si ridiscende verso il lago Akkajaure. Appena iniziata la discesa, in corrispondenza del limitare degli alberi, è possibile trovare dei buoni punti per campeggiare. Sulla sponda del lago, immediatamente nei pressi della strada, si trova la hut di Vakkotavare, presso cui è possibile alloggiare. Si sconsiglia di campeggiare nei pressi in quanto non vi sono zone adatte.

1. Titolo statico della prima tappa

L’itinerario è corredato di traccia GPS (scaricabile dal link che si apre cliccando sulla mappa) ma quest’ultima deve essere utilizzata solo come indicazione approssimativa: la navigazione dovrà sempre essere affidata alla presenza di cairns, di una traccia chiara o all’individuazione dei passaggi più semplici, o più in generale al buonsenso.

Descrizione statica della prima tappa. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Difficoltà

Questa sezione non presenta difficoltà particolari, e i rischi sono perlopiù legati alle condizioni meteorologiche: in caso di forte precipitazioni è il caso di non procedere lungo il cammino. Sebbene la traccia sia praticamente sempre ottima, è bene inoltre evitare di incamminarsi se la visibilità è scarsa. La criticità più rilevante da considerare è che in caso di infortunio le distanze da percorrere per raggiungere la civiltà possono essere anche notevoli.

La presenza di animali potenzialmente pericolosi è limitata all’orso e al ghiottone, ma il rischio di imbattersi in questi animali è così basso da rendere un loro avvistamento una vera fortuna!

Clima

Durante l’estate, da metà giugno a metà agosto, le temperature rimangono attorno ai 10°, con lievi variazioni tra minime e massime. Nei mesi invernali le temperature scendono oltre i -10°, e non è insolito sperimentare anche i -30°CLa piovosità è piuttosto elevata, ma raramente si scatenano episodi temporaleschi. Essendo un’area molto aperta il vento è spesso molto forte.

Vie di fuga

L’unica via di fuga è la deviazione da Singi verso Nikkaluokta, che comunque dista circa 30 km.

Equipaggiamento

Se non siete già passati ad un equipaggiamento ultraleggero il Kungsleden potrebbe essere l’itinerario adatto per rinnovare il vostro guardaroba per le escursioni! Se viaggerete leggeri avrete meno rischi di distorsioni, vi godrete di più gli splendidi paesaggi e incrementerete le probabilità di raggiungere il traguardo senza mollare a metà del cammino.

A seconda del periodo dell’anno l’equipaggiamento dovrà necessariamente cambiare ma le indicazioni per il periodo estivo sono le seguenti: vestitevi a strati, considerando che le temperature saranno mediamente tra i 6 e i 12 gradi, ma che frequentemente posso scendere a 0° o salire fino ad oltre 25°.  Per il riparo consiglio una tenda ultraleggera o, per chi fosse già esperto, un tarp. Come sacco a pelo suggerisco l’uso di un sacco con temperatura di comfort di 0-5° e, possibilmente, di un approccio modulare . I bastoncini da trekking vi risulteranno utili in diverse occasioni, ma non sono certamente indispensabili. E’ bene avere con se una bussola (conoscendo la correzione della declinazione) e una mappa (scala 1:50000 o persino 1:100000 andranno benissimo), sebbene la navigazione sia davvero banale e il rischio di perdersi minimo.

Altre informazioni

  • Valuta: corona svedese. In alcune hut è possibile pagare anche via POS e carta di credito ma non è il caso di basarsi solo su questo ed è bene dotarsi di un buon ammontare di contante.
  • Lingua: la lingua ufficiale è lo svedese, ma la quasi totalità degli svedesi capisce e parla fluentemente l’inglese. La Lapponia è però il territorio dei Sami e la toponomastica è interamente nella loro lingua. La maggior parte dei Sami conosce lo svedese, pochi l’inglese. Durante l’intero corso del Kungsleden si attraversano tre aree linguistiche Sami, che presentano differenze dialettali tra loro. E’ utile conoscere il significato di alcune parole, che permetteranno di interpretare più facilmente le mappe topografiche:
    • stuga, stugan, stugorna –> rifugio, bivacco, riparo di emergenza
    • jakka, jokka –> fiume, torrente
    • jaure, javri, javrrie –> lago
    • tjakka, cohkka, tjahkka, tjahke –> montagna, vetta
  • Rete telefonica: In massima parte nell’area attraversata dal Kungsleden non vi è copertura telefonica, sebbene questa sia presente nei pressi dei centri abitati o, talvolta, nei punti più elevati del percorso. La connessione ad internet va di pari passo alla copertura telefonica. Da giugno 2017 il costo di chiamata e di navigazione internet è il medesimo che in territorio italiano.