Kungsleden – Sezione 3: da Kvikkjokk a Jakkvik

Di tutte le sezioni del Kungsleden questa è la più selvaggia e la meno frequentata dagli escursionisti. È la totale assenza di rifugi (solo uno shelter molto piccolo a 15 km da Kvikkjokk) a rendere questa sezione poco appetibile alla maggior parte degli hiker. Molti lamentano che si tratti di una tappa monotona, tutta in mezzo al bosco, con viste molto limitate. Nulla di più falso! Si attraversano sì delle foreste, tra le più belle e antiche di tutto il Kungsleden, ma si hanno anche lunghe traversate su plateau con viste illimitatearee ad aspetto lunare e grandi fiumi che scorrono attraverso le pinete a ricordare la taiga canadese. Per affrontare questa sezione è essenziale avere un riparo ed essere totalmente autosufficienti.

Perché percorrerlo

Come arrivare

Raggiungere Kvikkjokk richiede una buona dose di pazienza, di tempo a disposizione e la disponibilità ad effettuare diversi cambi. Cliccando sulla mappa è possibile visualizzare le diverse opzioni di viaggio.

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Come tornare

Jakkvik (o Jackvik) è meglio collegata rispetto a Kvikkjokk. L’opzione di viaggio più conveniente è senza dubbio quella di raggiungere Arjeplog via bus (servizio scuola-bus!) e da lì raggiungere Jorn da cui è possibile andare fino a Stoccolma per mezzo del treno notturno.

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Itinerario

Con i suoi 96 km questa tappa è la seconda in lunghezza di tutto il Kungsleden, ma è sicuramente la più impegnativa. L’assenza di rifugi e l’impossibilità di rifornimenti intermedi rendono lo zaino necessariamente più pesante, mentre la traccia, seppur quasi sempre ben evidente, attraversa spesso terreni acquitrinosi. Vi è un’unica salita faticosa verso la sommità dell’altipiano di Arjeplog, per il resto il sentiero si sviluppa in un continuo sali-scendi. Due attraversamenti di laghi vanno effettuati necessariamente pagando un passaggio in barca a motore, mentre uno stretto braccio di un lago verrà attraversato vogando.

  • Tappa 1: da Kvikkjokk a Tielejakkastuga
  • Tappa 2: da Tsielejakkastuga al fiume Pite
  • Tappa 3: dal fiume Pite a Juoksakjahka
  • Tappa 4: da Juoksajahka a Vuonatjviken
  • Tappa 5: da Vuonatjviken a Jakkvik

Segnaletica

Lungo tutto il percorso esiste una segnaletica dedicata.

Rifornimenti

Presso la Kvikkjokk Mountain Station vi è un piccolo negozio che vende una scelta limitata di alimentari e di equipaggiamento outdoor. Jakkvik ospita presso la stazione di servizio un supermercato incredibilmente rifornito: troverete davvero di tutto. Tra i due estremi del percorso l’unico altro punto di rifornimento è il villaggio di Vuonatjviken, in cui è presente un ristorante, ma non vi è nessun negozio che venda generi alimentari. È quindi essenziale percorrere questa sezione del Kungsleden con almeno 5 giorni di viveri.

Alloggi

Presso Kvikkjokk vi sono diverse possibilità di accomodamento, tra cui la Mountain Station. È possibile soggiornare presso lo shelter di Tsielejakka (ospita 2 persone) ma è richiesto un pagamento di circa 100 corone svedesi da effettuare via bonifico bancario. A Vuonatjviken si può affittare una “cabin”: ce ne sono di diverse dimensioni e con diversi confort. Il prezzo è comunque molto alto. A Jakkvik vi è una guesthouse con campeggio piuttosto economica. Nel resto del percorso non ci sono hut ed è necessario campeggiare

Tappe consigliate

Tappa 1: da Kvikkjokk a Tielejakkastuga

Lunghezza: 15 km
Dislivello: +280 m

Con questa tappa si entra ufficialmente nel cuore wild del Kungsleden. Si tratta di un percorso estremamente poco frequentato e la traccia in qualche punto appare poco chiara. Da Kvikkjokk è necessario contattare un privato cittadino (chiedere alla Mountain Station) per farsi trasportare in barca fino a Mallenjarka. Da lì il sentiero s’inoltra in un’antica e fitta foresta in cui è necessario procedere in salita, spesso con notevole pendenza e fondo sdrucciolevole. Si prosegue quindi in falsopiano fino ad inoltrarsi in aree boschive sempre più rade e con una sempre maggiore rappresentazione di betulle, per raggiungere un’area pianeggiante che ricorda vagamente una savana. Qui il sentiero migliora sensibilmente, come anche la qualità del terreno, e il camminare assume le caratteristiche di una passeggiata in un parco. In breve si raggiunge il ponte sul fiume Tsielejakka e al bivacco d’emergenza di Tsielejakkastuga.

Tappa 2: da Tsielejakkastuga al fiume Pite

Lunghezza: 23 km
Dislivello: +20 m

È una tappa piuttosto lunga e faticosa, che richiede anche una salita di circa 340 m di dislivello per guadagnare il plateau di Spietjamvalle (da cui si gode di un magnifico panorama). Una volta discesi dal plateau si attraversa in continuo sali-scendi una vasta area caratterizzata da un’alternanza di colline boscose e pianure acquitrinose in cui è facile avvistare le alci. Il sentiero prosegue passando tra diversi piccoli laghi fino a raggiungere il fiume Pite. Si tratta di un fiume ampio, alle cui sponde svettano alti pini e abeti, e che viene superato grazie a due ponti sospesi. Poco oltre il secondo ponte si incontra un vasto spiazzo atto al campeggio, riconoscibile per la presenza di una latrina, di un paio di panche e di un area predisposta al falò. È un buon punto per fermarsi e campeggiare.

Tappa 3: dal fiume Pite a Juoksakjahka

Lunghezza: 18 km
Dislivello: +500 m

È una tappa faticosa, che richiede dapprima l’attraversamento di un’ampia area acquitrinosa lungo la sponda del fiume Pite, quindi una ripida salita per raggiungere la sommità del plateau dell’Arjeplog Kronooverloppsmark. Una prima ripida salita, per lo più in mezzo a bosco misto, porta ad un paesaggio lunare, fatto di rocce e pozze d’acqua cristallina. Si tratta di una buona area per campeggiare, sebbene gli spazi con terreno adatto siano piuttosto ristretti. Nell’area è presente anche un riparo Sami (Tjaurakatan). Si sale ancora per raggiungere la sommità del plateau, quindi si scende dolcemente fino alla ravina del fiume Juoksakjahka. Non è un punto perfetto per campeggiare a causa del terreno duro, ma vi è disponibilità di acqua, è protetto almeno in parte dal vento e si trova in una posizione strategica per suddividere equamente la fatica di marcia con la tappa successiva.

Tappa 4: da Juoksajahka a Vuonatjviken

Lunghezza: 14 km
Dislivello: -380 m

In questa parte si discende dall’altipiano di Arjeplog dapprima attraverso la tundra, poi in diverse tipologie di foresta. Queste foreste ospitano ancora una discreta popolazione di orsi bruni. Il sentiero passa quindi attraverso grandi fiumi mediante ottimi ponti di metallo. Vuonatjviken è un piccolo agglomerato di case in cui la stessa coppia offre sia sistemazione per la notte (vengono affittate delle cabin, ad un costo proibitivo per l’escursionista medio) che il servizio di traghettamento attraverso il lago RiebnesLa traversata va concordata e non vi è un orario definito. Chi volesse può campeggiare in riva al lago oppure, se la traversata avviene in tempo utile, nella prima area adatta dall’altra parte del lago.

Tappa 5: da Vuonatjviken a Jakkvik

Lunghezza: 18 km
Dislivello: – 100 m

Attraversato il Riebnes, si risale il fianco nord-orientale di un plateau che offre splendide viste a 360°. Si attraversa interamente l’altipiano e si discende percorrendo un sentiero a tratti poco chiaro nel folto di un bosco misto fino a raggiungere la sponda del lago Hornavan. Qui si attraversa lo stretto braccio d’acqua (circa 250 metri) con una barca a remi. È bene ricordarsi che vige la regola per cui presso ogni sponda deve esserci sempre almeno una barca, quindi se trovate solo una barca sulla vostra sponda dovrete effettuare la traversata 3 volte. Superato l’Hornavan il sentiero raggiunge in breve una strada asfaltata che si abbandona dopo poco per seguire un bel sentiero che costeggia il lago Jackvik fino a giungere nell’omonimo centro abitato.

1. Titolo statico della prima tappa

L’itinerario è corredato di traccia GPS (scaricabile dal link che si apre cliccando sulla mappa) ma quest’ultima deve essere utilizzata solo come indicazione approssimativa: la navigazione dovrà sempre essere affidata alla presenza di cairns, di una traccia chiara o all’individuazione dei passaggi più semplici, o più in generale al buonsenso

Descrizione statica della prima tappa. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Difficoltà

Rispetto alle altre sezioni le difficoltà sono maggiori, in quanto la traccia a tratti risulta meno chiara, i rifugi sono assenti ed il numero di escursionisti che s’incontrano in tutta la sezione possono essere contati nelle dita di una mano. Il terreno è spesso fangoso e acquitrinoso, le passerelle di legno quasi assenti. Nell’area sono presenti tutti i grandi animali predatori della Svezia, ma non rappresentano un reale pericolo. La nebbia può facilmente far perdere l’orientamento.

Clima

Durante l’estate, da metà giugno a metà agosto, le temperature rimangono attorno ai 10°, con lievi variazioni tra minime e massime. Nei mesi invernali le temperature scendono oltre i -10°, e non è insolito sperimentare anche i -30°CLa piovosità è piuttosto elevata, ma raramente si scatenano episodi temporaleschi. Essendo un’area molto aperta il vento è spesso molto forte.

Fai clic sulla tabella per visualizzare le medie delle condizioni meteorologiche di Jakkvik (è possibile variare la ricerca con altre località)

Vie di fuga

L’unica via di fuga è la deviazione da Singi verso Nikkaluokta, che comunque dista circa 30 km.

Equipaggiamento

Se non siete già passati ad un equipaggiamento ultraleggero il Kungsleden potrebbe essere l’itinerario adatto per rinnovare il vostro guardaroba per le escursioni! Se viaggerete leggeri avrete meno rischi di distorsioni, vi godrete di più gli splendidi paesaggi e incrementerete le probabilità di raggiungere il traguardo senza mollare a metà del cammino.

A seconda del periodo dell’anno l’equipaggiamento dovrà necessariamente cambiare ma le indicazioni per il periodo estivo sono le seguenti: vestitevi a strati, considerando che le temperature saranno mediamente tra i 6 e i 12 gradi, ma che frequentemente posso scendere a 0° o salire fino ad oltre 25°.  Per il riparo consiglio una tenda ultraleggera o, per chi fosse già esperto, un tarp. Come sacco a pelo suggerisco l’uso di un sacco con temperatura di comfort di 0-5° e, possibilmente, di un approccio modulare . I bastoncini da trekking vi risulteranno utili in diverse occasioni, ma non sono certamente indispensabili. E’ bene avere con se una bussola (conoscendo la correzione della declinazione) e una mappa (scala 1:50000 o persino 1:100000 andranno benissimo), sebbene la navigazione sia davvero banale e il rischio di perdersi minimo.

Altre informazioni

  • Valuta: corona svedese. In alcune hut è possibile pagare anche via POS e carta di credito ma non è il caso di basarsi solo su questo ed è bene dotarsi di un buon ammontare di contante.
  • Lingua: la lingua ufficiale è lo svedese, ma la quasi totalità degli svedesi capisce e parla fluentemente l’inglese. La Lapponia è però il territorio dei Sami e la toponomastica è interamente nella loro lingua. La maggior parte dei Sami conosce lo svedese, pochi l’inglese. Durante l’intero corso del Kungsleden si attraversano tre aree linguistiche Sami, che presentano differenze dialettali tra loro. E’ utile conoscere il significato di alcune parole, che permetteranno di interpretare più facilmente le mappe topografiche:
    • stuga, stugan, stugorna –> rifugio, bivacco, riparo di emergenza
    • jakka, jokka –> fiume, torrente
    • jaure, javri, javrrie –> lago
    • tjakka, cohkka, tjahkka, tjahke –> montagna, vetta
  • Rete telefonica: In massima parte nell’area attraversata dal Kungsleden non vi è copertura telefonica, sebbene questa sia presente nei pressi dei centri abitati o, talvolta, nei punti più elevati del percorso. La connessione ad internet va di pari passo alla copertura telefonica. Da giugno 2017 il costo di chiamata e di navigazione internet è il medesimo che in territorio italiano.
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