Dato che il Nordkalottleden attraversa tre differenti stati, non deve stupire la presenza di differenti organizzazioni che gestiscono e mantengono i rifugi lungo l’itinerario.
Svezia –> in Svezia i rifugi sono gestiti dall’STF, associazione di volontari che oltre a gestire rifugi, shelter e mountain station, mantengono i sentieri e la segnaletica. Queste le caratteristiche dei principali tipi di alloggio gestiti dall’STF:
- Mountain Station –> localizzate nei principali centri abitati attraversati da importanti sentieri, sono strutture medio-grandi simili ad ostelli, con acqua corrente, riscaldamento centralizzato, elettricità, servizi igienici (spesso è presente anche la sauna), cucina in comune e, solitamente, un piccolo negozio di alimentari (lungo il Nordkalottleden c’è solo quella di Kvikkjokk e, con una piccola deviazione, quella di Abisko).
- Hut –> sono l’equivalente dei nostri rifugi di montagna. Normalmente si trovano ad una distanza inferiore ai 25 km l’una dall’altra lungo i sentieri più importanti. Hanno dimensioni medio-piccole, letti a castello, cucina comune e riscaldamento tramite stufe a legna. Mancano di elettricità e acqua corrente (l’acqua viene raccolta in grandi secchi da fiumi o laghi presenti nei pressi della hut). I servizi igienici sono costituiti da una latrina posta ad una certa distanza dai dormitori. Le hut più grandi hanno anche un piccolo edificio deputato a sauna e un minimo negozio di alimentari. Tutte le hut sono gestite da un volontario STF, che ha il compito di raccogliere le quote di pernottamento e di illustrare ai visitatori le “regole” per un corretto soggiorno nella hut.
- Shelter –> si tratta di hut minimali, essenzialmente un riparo dal cattivo tempo, e presentano al loro interno un paio di panche e una stufa (la legna potrebbe non essere presente). La maggior parte degli shelter hanno anche una latrina posta a poca distanza. Non sono gestite e il pernottamento notturno dovrebbe essere evitato, servendo solo nei casi di emergenza. In caso di pernottamento bisogna pagare una quota (solitamente molto inferiore a quella delle hut) al gestore della prima hut che s’incontrerà lungo il proprio cammino.
Essere soci dell’STF consente di usufruire di uno sconto sul pernottamento e di poter utilizzare la cucina durante l’orario di pranzo senza dover pagare. L’abbonamento per i cittadini europei non svedesi costa circa 40 euro (si può fare presso qualsiasi rifugio STF). Il prezzo medio di pernottamento (questo varia a seconda del percorso e della tipologia di struttura) per i non soci è di 460 SEK (circa 46 euro), 360 SEK (circa 36 euro) per i soci. Campeggiare nei pressi del rifugio utilizzandone i servizi (gabinetti e cucina) costa 200 SEK (circa 20 euro) per i non soci, 100 SEK (circa 10 euro) per i soci. L’uso della cucina durante il giorno costa 100 SEK per i non soci.
Lungo il Padjelantaleden, che ricalca in massima parte la prima sezione del Nordkalottleden, la maggior parte dei rifugi è gestita dal Badjelánnda Laponia Turism. Si tratta di un ente turistico gestito dai Sami della regione del Padjelanta. I rifugi, sebbene non dissimili da quelli dell’STF dal punto di vista dei servizi offerti, sono più belli e con cabine da 4-6 posti letto ciascuna. Diversamente dai rifugi STF il riscaldamento è solitamente a gas e non a legna. Il prezzo di pernottamento per adulto è di 360 SEK (circa 36 euro), 120 SEK (circa 12 euro) per il campeggio con servizi. La mountain station di Staloluokta è più cara, e il pernottamento costa 440 SEK (circa 44 euro). Laddove non sia presente un custode, il pagamento deve essere effettuato via bonifico bancario secondo le istruzioni che troverete all’interno delle cabine.
I nomi dei rifugi in Svezia hanno il suffisso in lingua Sami e, a seconda della regione geografica (e quindi del dialetto Sami), vengono definiti –stuga, –stugan o –stugorna (il significato è sempre lo stesso: rifugio, baita, casa).
Norvegia –> il sistema di rifugi norvegese è diverso da quello svedese ed è gestito da diverse associazioni a seconda della zona. La più importante, e che gestisce la maggior parte dei rifugi lungo il Nordkalottleden, è la DNT. I rifugi gestiti dalla DNT sono mediamente molto più belli e curati di quelli svedesi, ma ne condividono le medesime caratteristiche: assenza di elettricità e acqua corrente, riscaldamento mediato da una stufa a legna, latrina all’esterno dei dormitori. I nomi dei rifugi hanno il suffisso hytte che significa, appunto, rifugio. I prezzi del pernottamento sono simili a quelli svedesi nonostante la valuta sia differente. Una caratteristica di questi rifugi è di essere chiusi con un lucchetto, pertanto risulta indispensabile ottenere la chiave DNT per potervi accedere. La chiave, in metallo ma molto piccola e leggera, si ottiene con un deposito cauzionale di 100 NOK (circa 10 euro) presso alcuni centri (lungo il Nordkalottleden o nei pressi, si trova a Sulitjelma, Ritsem, Abisko, Kilpisjarvi, Kautokeino). Il pagamento per il pernottamento deve essere effettuato via bonifico bancario secondo le istruzioni che troverete all’interno delle cabine.
Diversi rifugi in Norvegia, spesso indicati come fine tappa, sono di privati e il pernottamento richiede di contattare il proprietario, pagare in anticipo via carta di credito, e farsi dare la chiave. Quest’ultima è l’operazione più complicata per il thru-hiker perché spesso i proprietari abitano molto lontani dal percorso, quindi il pernottamento presso queste strutture è pressoché impossibile.
Finlandia –> i rifugi finlandesi sono gestiti dalla municipalità e sono di due tipi: Open o Reservable. Solitamente si tratta di due edifici confinanti, ma in alcuni casi possono distare alcune centinaia di metri. Le Open Hut sono sempre aperte e non necessitano di un pagamento per il pernottamento. Viene fornito gas per cucinare e legna per la stufa, ma in generale risultano estremamente essenziali sia per stile che per confort. Le Reservable Hut sono più curate e confortevoli, e sono dotate anche di letti con materasso, lenzuolo e coperte. Costano 12 euro a persona a notte e la chiave può essere ottenuta presso il Visitor Centre di Kilpisjarvi (si consiglia di prenotare con larghissimo anticipo).
Lungo tutto il Nordkalottleden è possibile campeggiare liberamente ed è pressoché essenziale essere dotati di tenda o di un altro riparo portatile, sia perché i rifugi possono essere pieni (comune in Svezia e Finlandia), sia perché possono distare troppo l’uno dall’altro (situazione comune in Norvegia).