Skye Trail

Lo Skye Trail è un percorso non ufficiale che attraversa l’Isola di Skye (Scozia) da Nord a Sud, permettendo di vedere alcune delle principali attrazioni naturalistiche che l’hanno resa una delle tappe obbligate per chi visita la Scozia. Nonostante l’isola sia parecchio frequentata dai turisti durante il periodo estivo, camminare lungo lo Skye Trail regala momenti di solitudine e di una natura ancora sorprendentemente selvaggia.

Perché percorrerlo

Lo Skye Trail è il percorso ideale per l’escursionista e il thru-hiker di livello intermedio che abbia a disposizione una sola settimana e che voglia mettersi alla prova lungo un itinerario non facile ma in grado di regalare viste davvero incredibili. È inoltre il modo migliore e autentico per vivere la famosa Isola di Skye, spaziando da aree montuose ancora selvagge a pascoli per le pecore, da piccoli villaggi caratteristici a magnifici passaggi lungo le coste dei loch.

Come arrivare

Il modo più economico per raggiungere Skye è mediante l’autobus. Da Glasgow, stazione Buchannan, gli autobus 915, 916 e 917 raggiungono in circa 7 ore l’Isola di Skye, previa una sosta a Fort William. È possibile scendere a Broadford (per chi volesse percorrere l’itinerario da sud verso nord) o a Portree. Per raggiungere il Duntulm Hotel, uno dei due estremi dell’hike, è possibile prendere il bus che collega Portree a Uig e richiedere la fermata presso Duntulm. Se si decide di percorrere lo Skye Trail in senso opposto, è bene informarsi relativamente agli orari in cui il bus passa presso Duntulm (vi sono solo un paio di corse al giorno e gli orari variano stagionalmente).

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Itinerario

Lungo circa 125 km, lo Skye Trail attraversa l’Isola di Skye nel suo lato più orientale, attraversando punti famosi come The Quiraing e The Old Man of Storr, oltre a passare nei pressi dei Cuillin e del Bla Bheinn.

Sebbene sia normalmente percorso da Nord verso Sud, è forse più conveniente percorrere lo Skye Trail in senso opposto. Questi i principali motivi:

  1. Si arriva con l’autobus direttamente ad uno degli estremi del trail (Broadford) dove è facile trovare una sistemazione per la notte.
  2. E’ possibile trasportare un minor numero di viveri, utilizzando l’abitato di Portree come punto di rifornimento.
  3. Al termine di una tappa impegnativa come il Trotternish Ridge si può contare su di una sistemazione per la notte in ostello o, se si preferisce rimanere in tenda, è possibile individuare diversi punti adatti in cui campeggiare.
  4. Rubha Hunish costituisce un finale spettacolare, come ogni thru-hike merita di avere.
  5. Il bothy nei pressi di Rubha Hunish è un bivacco particolare e suggestivo in cui trascorrere l’ultima notte dell’hike.

Segnaletica

Non essendo un percorso ufficiale non esiste un’apposita segnaletica. Ad essere onesti la segnaletica è pressoché assente ovunque. Il percorso è molto vario, passando da strade asfaltate a quelle per mezzi cingolati, da chiari sentieri a pressoché invisibili tracce tra l’erba alta. Si consiglia pertanto di dotarsi di un sistema GPS, di una mappa topografica e di una bussola.

Rifornimenti

sia possibile rifornirsi di acqua lungo ogni tappa presso i numerosi ruscelli e fiumi che solcano l’isola, consiglio di riempire una sacca idrica di circa due litri all’inizio e alla fine di ogni tappa. Questo vi permette di trattare l’acqua con un agente potabilizzante e/o di filtrarla. Spesso infatti, a seguito di abbondanti piogge, l’acqua dei ruscelli può apparire torbida.

Essendo un hike breve, di circa una settimana, è possibile trasportare tutti i viveri necessari. Se si vuole però minimizzare il peso dello zaino (scelta sempre consigliata), è possibile considerare un rifornimento presso il supermercato di Portree. Presso alcuni piccoli centri abitati che s’incontrano lungo il cammino è possibile rifocillarsi presso alcuni bar e tavole calde, ma non ci sono veri negozi alimentari in cui rifornirsi di viveri.

Alloggi

Lungo il percorso si attraversano alcuni centri abitati che presentano strutture ricettive (ostello presso Flodigarry, diverse tipologie di pernottamento presso Portree e Broadford, campeggio a Sligachan), ma è pressoché indispensabile dotarsi di una tenda o di qualche altro genere di riparo. È importante considerare che non è possibile bivaccare nelle proprietà private (mentre è consentito il passaggio) e che alcuni tratti anche lunghi del percorso non presentano aree adatte al campeggio.

Tappe consigliate

Tappa 1: Rubha Hunish –> Flodigarry (12 km)

La prima tappa dello Skye Trail inizia presso un parcheggio a lato della “Shulista road”, A855, che collega Portree con Uig tramite Staffin e Flodigarry. Dalla piazza centrale di Portree, proprio di fronte alla stazione di polizia, è possibile prendere l’autobus verso Uig e scendere presso il Duntulm Hotel. Da qui è possibile avvicinarsi alle rovine del castello e del villaggio di Erisco. Si prende la strada in direzione di Flodigarry lasciandosi sulla sinistra un laghetto che attira diversi uccelli acquatici, prevalentemente cigni e oche selvatiche. Dopo un paio di centinaia di metri si giunge ad un piccolo parcheggio a lato della strada da cui parte un evidente e segnalato sentiero verso Rubha Hunish. Lungo il sentiero che punta deciso verso nord sarà facile incontrare altri turisti, specie durante il periodo estivo, in quanto Rubha Hunish è considerata una tappa obbligatoria di ogni visita all’isola di Skye. Giunto alla scogliera il sentiero volta verso destra (est) arrampicandosi lungo un pendio verso la sommità della falesia, divenendo via via meno chiaro. Prima di proseguire lungo questo sentiero è caldamente consigliata la discesa dalla scogliera per raggiungere il promontorio di Rubha Hunish, vero e proprio dito di terra che si spinge nell’Atlantico.

Il sentiero che discende la scogliera si può individuare in corrispondenza di una staccionata, che va scavalcata. Il sentiero è molto ripido inizialmente e richiede cautela se le rocce sono bagnate. In breve si scende alla base della falesia e si segue una traccia che porta all’ovvia destinazione di Rubha Hunish. Si risale quindi dalla stessa parte e si riprende il sentiero sulla propria sinistra. Il sentiero corre lungo la cresta della scogliera per buona parte della costa, superando anche un minuscolo rifugio/osservatorio che può essere usato sia come riparo dal vento e dalla pioggia che come bivacco per la notte. Si devia quindi verso l’interno dell’isola in corrispondenza di un’altra staccionata ed in breve si giunge alle rovine della chiesetta di St Moluag. Si prosegue fino a congiungersi ad una stradina che oltrepassa un torrente mediante un ponticello pedonale. Si fiancheggiano delle caratteristiche case dalle facciate candide ed il tetto ardesia, quindi in corrispondenza della svolta che porta a Balmacqueen si abbandona la strada per un sentierino che corre lungo la costa consentendovi un rinfrescante bagno per i vostri piedi stanchi e splendide viste delle falesie lontane. La traccia è ora più chiara e con una serie di facili sali e scendi prosegue lungo la costa. La traccia diventa ancora pressoché invisibile nel risalire un ripido pendio che porta alla cima di una falesia. Qui la vegetazione, felci perlopiù, è particolarmente ricca e non aiuta ad individuare il sentiero che sulla sinistra permette di scendere verso la costa. Questa traccia è particolarmente fangosa e ripida quindi è necessario prestare molta attenzione. Si costeggia quindi la base della scogliera per addentrarsi in pascoli di erba altissima tra cui è facile scorgere all’ultimo qualche caratteristica vacca delle Highlands. La traccia devia quindi nuovamente verso l’interno e risale una collina verso l’evidente struttura del Dun Flodigarry Hostel.

Tappa 2: Flodigarry –> The Storr (29 km, 1800 m dislivello positivo)

Dall’Ostello di Flodigarry si segue la strada asfaltata e ad un bivio si tiene la sinistra. Poco oltre un cartello indica l’inizio del sentiero verso il Quiraing. Il sentiero, ben evidente, si alza in quota dapprima costeggiando un paio di laghi di piccole dimensioni, quindi superata una staccionata rimane al di sotto della verticale parete del Quiraing. Si scende di qualche decina di metri attraverso un facile ghiaione per poi continuare fino alla piazzola di sosta della strada che collega Staffin a Uig. Poco prima di raggiungere la piazzola è bene prestare attenzione nell’attraversamento di un piccolo ma profondo canalone scavato da un rigagnolo d’acqua; il salto non è che poco più di un passo ma è meglio essere cauti.

Lasciandosi alle spalle la strada asfaltata, si prosegue seguendo la cresta dei monti, evitando di fare troppo affidamento sulle tracce presenti al suolo. Il consiglio è di rimanere a circa 2-3 metri dal ciglio, così da trovare terreno più solido sotto i piedi. Nel caso la visibilità fosse limitata o il terreno particolarmente scivoloso, è più prudente aumentare la distanza dal ciglio, ma avanzare risulterà più difficile.

Dopo un lungo sali e scendi tra le alture del Trotternish si giunge ai piedi di The Storr, la maggiore di queste cime. La salita è piuttosto impervia e si incroceranno un paio di torrenti presso cui sarà possibile rifornirsi d’acqua. Se si è proseguito costeggiando la cengia nord in direzione est ci si troverà su di una spalla del monte The Storr, la cui vetta potrà essere raggiunta salendo di altri 140 metri di dislivello in direzione SSE. La discesa verso il più famoso The Old Man of Storr è più complessa ed è necessario prestare attenzione al fine di ritrovare il sentiero; dalla spalla di The Storr, costeggiando la cengia est, si discende leggermente in direzione NNE, fino ad individuare la debole traccia che effettua numerosi tornanti perdendo rapidamente quota. Si segue questa traccia che diviene mano a mano sempre più visibile fino ad attraversare una staccionata in legno. Da The Old Man of Storr il sentiero è chiaro e in poco tempo si raggiunge la strada asfaltata A855.

Tappa 3: The Storr –> Portree (14 km)

Dal parcheggio ai piedi del The Old Man of Storr si prosegue lungo la strada A855 in direzione sud fino ad incontrare una stradina bianca sulla sinistra. Si prosegue lungo questa stradina lasciandosi sulla sinistra una casa solitaria e si attraversa la diga del The Storr Loch. Si abbandona la strada per un sentiero sulla destra. Dopo poco, quando il sentiero scende a sinistra, si prende una debole traccia sulla destra che sale verso la prospiciente collina. Si prosegue quindi verso sud, cercando di mantenersi sulle alture per evitare le zone più acquitrinose.

Dopo un paio di chilometri si giunge nei pressi di un salto di roccia che viene superato lungo un pendio erboso, raggiungendo così il margine della scarpata che da sul mare. Qui il terreno diviene più facilmente percorribile e si prosegue lungo la scarpata fino a congiungersi alla scogliera nel suo punto più alto.

Si discende quindi verso i pascoli sottostanti mantenendosi sulla destra, fino ad incontrare una recinzione che si può superare grazie ad una scaletta individuabile nei pressi.

Superati i pascoli si incontra un muretto che va seguito mantenendosi alla sua sinistra fino a raggiungere un cancello in legno. Oltre il cancello un chiaro sentiero segue la scogliera fino a raggiungere Portree.

(NB: la parte in corsivo è tratta dal sito Walkhighlands)

Tappa 4: Portree –> Sligachan (19 km)

Si abbandona a sud l’abitato di Portree seguendo la strada A87. Prima dell’Aros Centre vi è una piazzola di sosta presso la quale è possibile, seppur a fatica, individuare un sentiero che attraversa un lembo dell’estuario del fiume Varrigill che si immette nel Loch Portree. Questo sentiero può essere impraticabile in caso di alta marea. Il sentiero costeggia quindi il fiume fino a ricollegarsi alla strada asfaltata. Si segue la strada per diversi chilometri fino a raggiungere l’abitato di Peinchorran. Qui termina la strada e vi è un cartello ad indicare il sentiero per Sligachan. Questo sentiero costeggia il Loch Sligachan attraversando numerosi ruscelli.

Una volta giunti all’estuario del fiume Sligachan vi sono due corsi d’acqua più importanti da attraversare; in caso di piena il guado può risultare particolarmente difficile e pericoloso. Prestare attenzione! Il campeggio di Sligachan è presto raggiunto dopo il secondo guado e nei pressi si trovano inoltre lo Sligachan Hotel e la strada A87 con una fermata del bus.

Tappa 5: Sligachan –>Elgol (18 km)

Da Sligachan si oltrepassa un antico ponte di pietra e si segue il sentiero verso Glen Sligachan. Il sentiero è pressoché ovunque chiaro e visibile e, una volta raggiunta la base del monte Marsco, la direzione diviene talmente chiara da non potersi perdere. Lungo il percorso si oltrepassano diversi ruscelli e qualche torrente con una portata d’acqua maggiore, ma nessuno richiede un vero e proprio guado. Superati i laghi Loch an Athain e Loch na Creitheach, si giunge ad un’ampia baia in cui si staglia l’unica casa di Camasunary. Poco oltre è visibile anche un bothy, un piccolo bivacco a libero accesso. L’intera zona è considerata tra le più belle e spettacolari della Gran Bretagna quindi, in caso di mal tempo, è consigliabile fermarsi presso il bothy e continuare con condizioni meteo più favorevoli.

Oltre Camasunary il sentiero si inerpica lungo le scogliere del Loch Scavaig. Questa è l’unica sezione della tappa che richiede attenzione: alcuni tratti sono estremamente ripidi ed è facile scivolare. La verticalità delle scogliere è inoltre sconsigliata a chi soffra gravemente di vertigini.

Oltrepassate le scogliere si giunge infine a Elgol, dove è possibile soggiornare in un bed&breakfast, concedersi un the nell’unico bar o usufruire dei bagni pubblici.

Tappa 6: Elgol –> Torrin (16,5 km)

Si tratta della tappa meno impegnativa dello Skye Trail, che si svolge per buona parte lungo strade asfaltate o bianche. Da Elgol si prende la strada verso Glasnakille e, una volta raggiunto il minuscolo conglomerato di edifici, si svolta verso sinistra. La strada termina presso un cancello e si continua lungo un chiaro tracciato prodotto da mezzi cingolati. Qui il sentiero può essere estremamente fangoso in seguito a piogge abbondanti.

Si procede penetrando nell’unico vero tratto di foresta dello Skye Trail, caratterizzato da rigogliose felci. Il bosco lascia presto spazio a nuove vedute sulle scogliere del Loch Slapin e, continuando lungo il sentiero, a tratti meno chiaro, si giunge nei pressi di Kilmarie, anche in questo caso una singola casa. Poco oltre, nei pressi di Kirkibost (un paio di case) la strada si congiunge alla principale B8083. Si prosegue lungo quest’ultima in direzione nord-est per circa 1 km, quindi si svolta a sinistra nei pressi di una recinzione che costeggia un fitto bosco di conifere. In principio è difficile notare una traccia, per cui è bene prestare attenzione o si passerà oltre. Il sentiero non entra mai nel bosco, ma si mantiene nei pressi della recinzione e risale la collina. Qui il terreno può essere incredibilmente acquitrinoso e l’avanzare può risultare frustrante. Sulla cima della collina si raggiungono i ruderi del villaggio di Keppoch. Da qui il sentiero prosegue verso nord con viste sul BlaBheinn, le Red Hills, il Loch Slapin e l’abitato di Torrin. Costeggiando la muraglia dell’An Carnach si entra in un nuovo tratto boscoso che termina presso un parcheggio sulla strada B8083. Da qui è possibile prendere il principale sentiero che conduce alla vetta del Bla Bheinn, consigliato.

Se invece si vuol proseguire verso il naturale termine della tappa, si cammina lungo la strada costeggiando il Loch Slapin fino a raggiungere Torrin.

Tappa 7: Torrin –> Broadford (20 km)

Dall’abitato di Torrin si prosegue per la strada B8083 verso Broadford, salvo poi svoltare a destra per una strada minore che, con direzione sud-ovest, conduce nuovamente verso la costa del Loch Slapin. Una traccia per 4×4 segue quindi il profilo costiero verso sud fino a raggiungere quel che resta dell’abitato di Suisnish. La strada termina nei pressi di una casa. Si procede quindi verso nord, salendo lungo una collina fino ad oltrepassare una recinzione e ricongiungersi ad un sentiero che prosegue lungo la costa del Loch Eishort. Il sentiero quindi, a tratti meno chiaro, si dirige chiaramente verso nord, passando vicino al Loch Lonachan per poi ricongiungersi ad una traccia ben battuta. Questa segue la linea della strada B8083, sovrapponendosi anche ad una vecchia strada rotabile, fino a giungere a Broadford.

1. Titolo statico della prima tappa

Le tappe qui riportate si basano su quelle indicate dal sito Walkhighlands.

Descrizione statica della prima tappa. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Difficoltà

Sebbene si tratti di un percorso piuttosto corto, lo SKye Trail non è adatto ad escursionisti principianti per i seguenti motivi:

  1. l’assenza di segnaletica e la traccia spesso poco chiara richiedono buone capacità di navigazione;
  2. l’isola è battuta da piogge frequenti e consistenti, vento forte, e non è raro imbattersi in vere tempeste;
  3. le aree adatte a bivaccare non sono molte, e ampie porzioni di percorso devono necessariamente essere attraversate nell’arco di una giornata;
  4. il terreno è spesso fangoso e scivoloso, rallentando la marcia e rendendola faticosa;
  5. alcuni tratti sono molto esposti, non adatti a chi soffre di vertigini o ha passo insicuro;
  6. durante l’estate i midges (moscerini succhia-sangue) sono una vera piaga in certe zone.

Clima

L’Isola di Skye è famosa per essere particolarmente piovosa, ma non è raro che le perturbazioni atmosferiche assumano l’aspetto di vere e proprie tempeste. Le temperature non sono mai particolarmente rigide, nemmeno in inverno, e raramente scendono sotto i 5°C, ma il forte vento può far percepire temperature inferiori.

Il periodo migliore per percorrere lo Skye Trail va da maggio a settembre.

Vie di fuga

Lungo tutto l’itinerario non è difficile raggiungere una strada asfaltata e/o un centro abitato. Unica eccezione è data dalla traversata del Trotternish Ridge, percorso in quota che incrocia una strada asfaltata solo nei pressi del Quiraing Pass, relativamente vicino al punto d’inizio/fine tappa Flodigarry.

Equipaggiamento

L’equipaggiamento dovrà essere necessariamente a prova di pioggia: guscio impermeabile e copri-pantaloni sono d’obbligo. Consiglio l’uso di una scarpa da trekking leggera, che si asciughi velocemente, associata ad una ghetta girocaviglia. In questo articolo e nel suo seguito trovate tutta una serie di strategie utili per affrontare al meglio terreni fangosi e acquitrinosi come quelli che potrete trovare lungo lo Skye Trail.

Come riparo suggerisco una tenda ultraleggera con un buon grado d’impermeabilità (HH > 3000 mm) o un sacco da bivacco associato ad un tarp (occhio ai venti forti). I bastoncini da trekking sono sicuramente consigliati.

Altre informazioni

  • Valuta: sterlina scozzese. La sterlina scozzese è una variante di quella inglese, ha identico valore ma stampa differente. Le sterline inglesi sono ovviamente accettate (a volte le sterline scozzesi possono non essere accettate in Inghilterra).
  • Lingua: inglese. Nella regione delle Highlands e sull’Isola di Skye l’accento scozzese è molto pronunciato, ma solitamente non rappresenta un problema per chi abbia un minimo di dimestichezza con l’inglese.
  • Rete telefonica: presente. L’accesso alla rete telefonica e ad internet è buono lungo la maggior parte dell’itinerario, specialmente nei pressi dei centri abitati.
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